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17/2/2009
Shangai Boulevard, Miami Swing by Renzo Arbore - Design Alida Cappellini e Giovanni Licheri, 2007, 95x310x95cm. Design, Courtesy Mirabili Arte
Il genio creativo italiano tra arte e design
Una mostra al Macro Future di Roma espone più di mezzo secolo di “ Made in Italy” facendo dialogare prodotti di successo con opere contemporanee della collezione del Centro Luigi Pecci di Prato
La grande creatività del design italiano torna in Italia, a Roma, dopo un tour di
successo in giro per il mondo che ha toccato le città di Hanoi, Singapore, Seul, Tokyo, Taipei e
Nuova Delhi. “ Italian Genius Now. Back to Rome”, questo il titolo della
grande rassegna d’arte contemporanea e design promossa dal Centro per l’Arte
Contemporanea Luigi Pecci di Prato, che dall’11 febbraio al 13 aprile è ospitata nel centro
espositivo Macro Future di Roma.
Il percorso espositivo offre la possibilità di ammirare mezzo secolo d’arte e design italiano, il genio creativo del “Made in Italy” che ha prodotto negli anni oggetti che hanno completamente stravolto costumi e modi di vivere, talvolta non solo in patria, ma anche a livello internazionale. Un design che non punta solo alla valenza estetica, ma anche alla qualità costruttiva, alla ricerca tecnologica e alla funzionalità, che fanno del prodotto italiano un marchio di successo in tutto il mondo.
Dal genio degli artisti italiani sono nati negli ultimi quaranta anni oggetti che sono diventati veri cult, oggetti che hanno ottenuto un successo mondiale per la loro estetica e per la forte carica innovativa. Nel percorso espositivo sono presentati opere di design degli anni Cinquanta, che hanno profondamente mutato i costumi, come la Vespa GS 150 Piaggio, presentata nel 1955 e disegnata da Corradino D’Ascanio, un vero e proprio oggetto dei desideri che ha contribuito a rendere universale il nome dell’azienda di Pontedera; le ceramiche- architettura di Ettore Sottsass, che unite al genio del maestro ceramista Aldo Londi hanno modificato il concetto di ceramica artistica; le creazioni di moda di Salvatore Ferragamo, che rivoluziona la scarpa con collaborazioni artistiche eccellenti.
Il percorso espositivo permette però di ammirare anche opere d’arte in cui è protagonista il linguaggio, con le creazioni di Franco Vaccai, Emilio Isgrò, Nanni Balestrini e di gruppi dell’A rchitettura Radicale; opere d’arte in cui i designer liberano la loro creatività applicandola all’o ggetto d’uso comune, come accade per un’azienda come Alessi, che rende i suoi oggetti per la casa, la cucina e la tavola piccole opere d’arte servendosi dei maggiori designer del mondo tra cui Stefano Giovannoni.
L’esposizione romana è stata ampliata con alcune opere d’arte appartenenti alla Collezione del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, ente promotore della mostra assieme al Ministero degli Affari Esteri, alla Regione Toscana, al Comune di Prato, al Comune di Roma e al Macro Future. La mostra si avvale inoltre del sostegno di numerosi enti e istituzioni private, tra cui l’Unione Industriale Pratese e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Il percorso espositivo offre la possibilità di ammirare mezzo secolo d’arte e design italiano, il genio creativo del “Made in Italy” che ha prodotto negli anni oggetti che hanno completamente stravolto costumi e modi di vivere, talvolta non solo in patria, ma anche a livello internazionale. Un design che non punta solo alla valenza estetica, ma anche alla qualità costruttiva, alla ricerca tecnologica e alla funzionalità, che fanno del prodotto italiano un marchio di successo in tutto il mondo.
Dal genio degli artisti italiani sono nati negli ultimi quaranta anni oggetti che sono diventati veri cult, oggetti che hanno ottenuto un successo mondiale per la loro estetica e per la forte carica innovativa. Nel percorso espositivo sono presentati opere di design degli anni Cinquanta, che hanno profondamente mutato i costumi, come la Vespa GS 150 Piaggio, presentata nel 1955 e disegnata da Corradino D’Ascanio, un vero e proprio oggetto dei desideri che ha contribuito a rendere universale il nome dell’azienda di Pontedera; le ceramiche- architettura di Ettore Sottsass, che unite al genio del maestro ceramista Aldo Londi hanno modificato il concetto di ceramica artistica; le creazioni di moda di Salvatore Ferragamo, che rivoluziona la scarpa con collaborazioni artistiche eccellenti.
Il percorso espositivo permette però di ammirare anche opere d’arte in cui è protagonista il linguaggio, con le creazioni di Franco Vaccai, Emilio Isgrò, Nanni Balestrini e di gruppi dell’A rchitettura Radicale; opere d’arte in cui i designer liberano la loro creatività applicandola all’o ggetto d’uso comune, come accade per un’azienda come Alessi, che rende i suoi oggetti per la casa, la cucina e la tavola piccole opere d’arte servendosi dei maggiori designer del mondo tra cui Stefano Giovannoni.
L’esposizione romana è stata ampliata con alcune opere d’arte appartenenti alla Collezione del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, ente promotore della mostra assieme al Ministero degli Affari Esteri, alla Regione Toscana, al Comune di Prato, al Comune di Roma e al Macro Future. La mostra si avvale inoltre del sostegno di numerosi enti e istituzioni private, tra cui l’Unione Industriale Pratese e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
