A Sassoferrato nasce il Mam'S, un museo per l'arte del secondo Novecento
Apre Mondo Arte Marche Salvi, la cui collezione è costituita dalle opere che il Comune ha ricevuto in gestione dal fondo del Premio Gian Battista Salvi. In mostra centinaia di autori celebri a livello nazionale e internazionale, con un focus sulla produzione artistica della regione
Apre i battenti il nuovo museo Mondo Arte Marche Salvi (Mam’S), nel Palazzo degli Scalzi di Sassoferrato (Ancona); si tratta di una Galleria civica d’arte contemporanea nata grazie a una collezione di circa quattromila opere che il Comune di Sassoferrato ha ricevuto in gestione dal fondo del Premio Gian Battista Salvi, fra i più antichi istituiti in Italia (1951) e intitolato al noto pittore seicentesco detto “Il Sassoferrato”.
Il museo raccoglie il più consistente nucleo delle Marche di opere del secondo Novecento: sono centinaia gli artisti che hanno attraversato Sassoferrato, da Sante Monachesi a Orfeo Tamburi, da Pericle Fazzini a Walter Valentini, e ancora Giuseppe Uncini, Umberto Peschi, Loreno Sguanci, Arnaldo Pomodoro, unitamente alle realtà culturali più significative della regione come il secondo Futurismo di Macerata e la Scuola degli Incisori di Urbino.
La Galleria conserva la sua collezione secondo un criterio tematico: ogni parete è costruita come una ipotetica mostra a tema, con la possibilità di variare nel tempo utilizzando anche le nuove acquisizioni. Alcune delle pareti espositive sono ante apribili che espongono parte delle opere a deposito organizzate in modo cronologico; inoltre, ogni sala è utilizzabile come laboratorio. Infine, è stata riservata un’area per le esposizioni di artisti che si sono distinti nel territorio e alcuni spazi attrezzati sono stati predisposti per l’accoglienza del pubblico, le conferenze e gli incontri.
L’idea dell’allestimento, curato da Roberto Bua e dallo studio Mjras, è quella di restituire con un’immagine centripeta il potere di attrazione che il Premio ha esercitato su tanti artisti del Novecento – nomi celebri anche a livello internazionale, come, tra i molti, Guttuso, Vedova, Fautrier, Capogrossi, Schifano, Sutherland – e con un’immagine centrifuga la diffusione delle opere autentiche o in copia del Sassoferrato nei maggiori musei di tutto il mondo.
