ritratto di papa Giulio II
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
E' stato il Gould (1970) ad indicare che il dipinto di Raffaello copiato da Tiziano non è quello conservato agli Uffizi (Inv. 1890, n.1450), ma quello conservato alla National Gallery di Londra. Nei depositi di Palazzo Pitti (Inventario Oggetti d'Arte n. 477) si trova un altro ritratto, ritenuto più tardo e di scuola raffaellesca. I dipinti, quello degli Uffizi e i due di Pitti provengono, assieme ad un cartone riproducente le fattezze di Giulio II (Galleria Corsini, n. 148) tutti dall'eredità di Vittoria della Rovere. A Pitti il dipinto si trovava nel 1723 nella "sala dell'udienza privata", nel 1793 nella "sala di Marte", nel 1798 nella "sala di Giove". Nel 1819 era nella "sala di Saturno", nel 1888 nella "sala di Marte", dal 1906 si trova nella " sala di Venere". E' stato Venturi (1891) ad aprire la strada per un riconoscimento a Tiziano, attribuzione confermata anche dalla critica moderna (Catalogo Palatina, 2003).
Soggetto:
ritratto di papa Giulio II
Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Giulio II Della Rovere; tre quarti di figura; di tre quarti a destra; eduto; mani; barba. Abbigliamento. Interno. Oggetti: seggiola; anelli; fazzoletto. Decorazioni: frange; ghiande.
Estensione:
altezza: cm 100; larghezza: cm 82.5
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a olio
Data di creazione:
1545 - 1545, sec. XVI, secondo quarto; 1545
Ambito geografico:
Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Firenze (FI) - sala di Venere,inv. Inventario Palatina, n. 79 (1912)
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Riferimenti
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Fonte dati
Identificatore: work_64117
Diritti
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