Zona archeologica, Cassino
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni archeologici
Alle prime pendici dell'altura su cui sorge Montecassino si estende la zona archeologica, introdotta dalla cappella del Crocifisso, in origine sepolcro monumentale attribuito alla Gens Ummidia, cui apparteneva Ummidia Quadratilla, la matrona romana che, nata negli ultimi anni di Augusto e morta quasi ottantenne nel 107 d.C., fece costruire l'anfiteatro. Nell'interno sono resti di affreschi bizantineggianti (medaglioni a fondo nero, con figure, dell'XI secolo). Nei pressi della cappella è stato allestito il Museo Archeologico Nazionale. Oltre la cappella, una strada romana lastricata porta nei pressi di imponenti opere di sostruzione del pendio, in «opus incertum» e «reticulatum»; notevoli i resti dell'Anfiteatro romano, della seconda metà del I sec. d.C., fatto costruire, secondo un'iscrizione scoperta nel 1757 nell'arena, dalla matrona Ummidia Quadratilla. Ha forma quasi circolare (assi m 69 e 85), unica negli edifici del genere; il muro perimetrale esterno in «opus reticolatum» arriva all'altezza di m 18.50, e ha un perimetro di c. 160 m. Vi si aprono 5 porte ad arco rivestite da grossi blocchi di pietra; gli scalini della cavea sono scomparsi. Scavi hanno posto in luce il piano dell'arena, mentre lavori di restauro hanno consolidato le strutture murarie fortemente provate dai bombardamenti. Il Teatro di età augustea è invece ormai sommerso dagli edifici moderni: la cavea, utilizzata oggi per spettacoli, si conserva sino all'ambulacro di coronamento, ornato da un motivo di semicolonne: la scena era fiancheggiata da due portici. A sud dell'abitato si trovano le Terme Varroniane, in mezzo ad una vegetazione ricchissima; nei pressi sono resti di un edificio termale, già identificato con la villa che Marco Terenzio Varrone, come sappiamo dal De re rustica, possedeva nella pianura di Cassino, e che sarebbe stata testimone delle orge di Marco Antonio (Cicerone, Phil., II, 103).
Ambito geografico:
via Montecassino - Cassino (FR)