Palazzo Medici-Riccardi, Firenze
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
Dalla superba mole squadrata, è il prototipo di dimora gentilizia fiorentina del rinascimento; ha tre piani a bugnato digradante, finestre centinate a bifora con stemmi medicei tra le aperture e un ricco cornicione; le finestre a pianterreno verso la cantonata potrebbero essere di Michelangelo (1517). Fu eretto, a partire dal 1444, da Michelozzo, per Cosimo il Vecchio; i Medici lo ebbero come dimora fino al granduca Cosimo I. Passato successivamente ai Riccardi (1659), poi ai Lorena, fu al tempo di Firenze capitale sede del Ministero degli Interni; oggi ospita la Prefettura. L'internoracchiude un bel cortile* michelozziano, cinto da portico a colonne di ordine corinzio, sormontate da un alto fregio composto da tondi con stemmi medicei e medaglioni con bassorilievi tratti da gemme classiche, attribuiti a Bertoldo. I tondi sono uniti da festoni graffiti, opera di Maso di Bartolomeo (1452), stretto collaboratore di Michelozzo. Al primo piano una serie di bifore, e al secondo una loggia architravata, chiusa da vetrate. Il portico ospita gran parte della Collezione Riccardi(raccolta archeologica). Per la 1ª scala a destra, si sale alla cappella dei Magi*, che sintetizza, nell'architettura di Michelozzo e nella decorazione ad affresco di Benozzo Gozzoli, le tendenze narrative e ornamentali, conclusive del primo Rinascimento fiorentino. Alle pareti, Cavalcata dei Magi*, una delle più note e ammirate realizzazioni pittoriche del rinascimento fiorentino (1459-60). Il corteo che muove verso il presepe di Betlemme è espresso con grande estro narrativo, sia nel paesaggio, sia nei personaggi, nei quali il pittore realizza la sua abilità ritrattistica e la sua propensione per il ricco ornato. La raffigurazione, celebrativa della dinastia medicea, rappresenta in via metaforica la sintesi figurativa di tre manifestazioni in cui i Medici furono attivi protagonisti: il corteo del Concilio di Firenze del 1439; la venuta a Firenze nel 1459 di papa Pio II; l'evocazione della processione della Compagnia dei Magi, che aveva sede nella chiesa di S. Marco e di cui i Medici erano patroni. Straordinaria la resa dei costumi e delle fogge straniere e domestiche, così da dare ai Fiorentini una registrazione tra il favoloso e il realistico delle iniziative della famiglia arbitra delle vicende civili e politiche della città. Di nuovo nel cortile, una seconda scala sale alla Galleria, lunga loggia barocca realizzata nel sec. XVII, nella cui volta Luca Giordano dipinse l'Allegoria dei Medici (1682-85).
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
via Cavour 1 - Firenze (FI)