Giuditta decapita Oloferne
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Gentileschi Artemisia (1593/ 1652-1653)
Sono probabilmente da riferire a questo dipinto le citazioni contenute negli inventari di Pitti del 1637 e del 1663, dove viene descritto, anonimo, un quadro su tela di identico soggetto e proporzioni simili. Il 18 gennaio 1774 il dipinto passò dalla Guardaroba di Pitti agli Uffizi attribuito al Caravaggio. Soltanto alla fine del XVIII secolo il quadro veniva riconosciuto di mano della Gentileschi (nonostante fosse firmato). La Borea ritiene che il dipinto sia stato eseguito dall'artista durante il soggiorno fiorentino e probabilmente è da identificare con "quella Giuditta che io diedi al Ser.mo Granduca Cosimo" a cui la pittrice allude in una lettera a Galileo del 1635. Una replica autografa del dipinto è al Museo di Capodimonte a Napoli.
Soggetto:
Giuditta decapita Oloferne
Soggetti sacri: Antico Testamento: Giuditta decapita Oloferne.
Estensione:
altezza: cm 199; larghezza: cm 162.5
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Data di creazione:
1614 - 1620, sec. XVII; 1614 - 1620
Ambito geografico:
Palazzo degli Uffizi, Piazzale degli Uffizi, Firenze (FI) - sala del Caravaggio,inv. Inventario 1890, n. 1567 (1890 post)
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Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 09-00162846
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Fonte dati
MuseiD-Italia / Palazzo degli Uffizi
Identificatore: work_63821
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
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