Linked Open Data

Linked Open Data, un’opportunità per istituzioni e utenti

I dati liberamente accessibili online e interpretabili da una macchina (dati grezzi) e collegabili ad altri dello stesso tipo rappresentano una delle più importanti risorse per l’arricchimento della conoscenza e per la creazione di nuove connessioni tra risorse, migliorandone al tempo stesso la loro visibilità. A livello europeo, in ambito umanistico, la promozione dei dai aperti e collegabili tra di loro (Linked Open Data) è una delle “best practices” adottate dalle principali piattaforme europee per la gestione del patrimonio culturale digitale.

La licenza dei metadati proposta da CulturaItalia è allineata con quella europea.

I dati, se isolati, hanno poco valore; viceversa, il loro valore aumenta quando uno o più dataset, prodotti e pubblicati in modo indipendente e da soggetti diversi, offrono la possibilità di essere integrati e interrogati tra di loro in modo da creare nuova conoscenza condivisa.

Per raggiungere tale scopo è necessario rispettare alcune regole base:

  • I dataset devono necessariamente essere pubblicati in maniera aperta e raggiungibile.
  • I dati gestiti devono essere strutturati secondo un formato standard riconoscibile e interpretabile dal calcolatore (RDF, RDF/XML, Turtle, OWL, JSON-LD, SKOS).
  • Utilizzo di URI univoci per la definizione delle risorse.
  • Definire le istanze che popolano i dataset in maniera omogenea.

L’iniziativa è stata lanciata nel 2009 da Tim Berners Lee, uno dei padri del World Wide Web, con l’obiettivo di passare dal “web dei documenti” al “web dei dati” e oggi è sviluppata in numerosi progetti nazionali e internazionali d’avanguardia.

Accessibilità dei Linked Data

  • SPARQL endpoint: servizio sviluppato da chi mette a disposizione il dataset che permette l’interrogazione diretta utilizzando il linguaggio SPARQL;
  • API rest: servizio che permette di richiamare e integrare i LOD in terze parti (applicazioni esterne).

Quali sono i vantaggi?

  • Interoperabilità – grazie all’utilizzo di formati standard, i LOD garantiscono una completa interoperabilità tra diversi repository sia da un punto di vista formale (in quanto codificati in un formato comune), sia concettuale (in quanto definiti utilizzando classi omogenee).
  • Riduzione della duplicazione delle informazioni – chi crea un dataset può collegarlo direttamente a dataset esistenti di cui non dispone direttamente; chi crea un mashup, un sito o un’applicazione di tipo ibrido, che includa dinamicamente informazioni o contenuti provenienti da più fonti, invece di importare i dati può linkarli. Meno lavoro, quindi, ma soprattutto dati sempre aggiornati.
  • Maggiore evidenza – i Linked Open Data aiutano a generare link significativi tra le pagine web. Questo facilita gli utenti nella scoperta dei contenuti, mettendo in evidenza i dati prodotti dagli enti e aumentando il traffico verso i siti web degli istituti produttori.
  • Autorevolezza – DBpedia e Project Gutenberg vengono spesso indicati come fonti di metadati autorevoli. Gli istituti culturali possono affermarsi anch’essi come fonti autorevoli di informazioni sul patrimonio culturale, realizzando una “spina dorsale” per lo sviluppo del web semantico.
  • Nuovo pubblico – quando gli utenti analizzano i dati e li utilizzano per creare applicazioni come API (Application Programming Interface) e mashup, propongono i vostri contenuti a un pubblico nuovo che difficilmente sarebbe raggiungibile.
  • Migliore esperienza per gli utenti – fornendo agli utenti informazioni di alta qualità e contestualmente utili, si migliorerà la loro esperienza di fruizione; gli utenti saranno, quindi, più propensi a consultare il vostro sito web.
  • Uso efficiente delle risorse – la condivisione di dati provenienti per lo più da investimenti pubblici fa sì che possano essere utilizzati in modo più efficiente permettendo agli utenti di contribuire ad arricchire i metadati. Questo comporta anche il riutilizzo diretto in settori come la formazione, la ricerca scientifica e il turismo culturale.

Come fare per partecipare all’iniziativa?

Il modo più semplice per trasformare i vostri dati in LOD è aderire a CulturaItalia o, nel caso delle biblioteche, a Internet Culturale, interoperabile con CulturaItalia. Il sistema di CulturaItalia è predisposto per trasformare i vostri metadati in LOD e per inviarli automaticamente a Europeana.

Rendendo interoparabile la vostra banca dati con CulturaItalia (o Internet Culturale), i vostri dati acquisiscono una nuova visibilità partecipando al processo di innovazione del web culturale.

Alla pagina Aderisci al portale troverete le informazioni su come aderire a CulturaItalia e rendere interoperabile la vostra banca dati, con gli allegati al modello di licenza per CulturaItalia e all’Accordo per l’invio dei dati a Europeana.

Per saperne di più