Tipo:
Opere; Anfora; Oggetto fisico
Categoria:
Reperti archeologici
Si ignora il contesto originario di provenienza, riferibile tuttavia alla produzione indigena più comune del VI secolo a.C.. Attestata nei centri elimi e sicani della Sicilia occidentale, l’anfora documenta il processo di assimilazione dei modelli greci, acquisiti grazie ai rapporti con le colonie fondate lungo le coste e consolidati nel corso del VI secolo a.C.. L'anfora, come altri materiali indigeni della collezione, trova stretti confronti con tipi simili da Monte Maranfusa, Colle Madore, Monte Finestrelle ed Entella.
L'anfora indigena presenta un largo orlo a tesa orizzontale, impostato sul collo cilindrico, basso piede ad anello e due anse impostate nel punto di massima espansione del corpo. È decorata a vernice bruna con motivi geometrici costituiti sul collo da fasce e linee sinuose, sulla spalla da fasce brune e linee parallelle, sul corpo da riquadri metopali separati da linee verticali parallele e campiti da un motivo ad onda . Piede e orlo verniciati in bruno.
Estensione:
altezza: cm 27.5; altro: cm Diametro orlo 17
Materia e tecnica:
Argilla/a tornio/ingubbiatura/verniciatura
Ambito geografico:
Museo delle Trame Mediterranee, Baglio Di Stefano, Gibellina (TP), Sicilia,inv. F.O. 141 (2007)
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Riferimenti
È riferito da: scheda iccd RA: 19-00350031
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Fonte dati
MuseiD-Italia / Collezione archeologica del Museo delle Trame Mediterranee
Identificatore: work_88406
Diritti
Diritti: Fondazione Orestiadi
Detentore dei diritti: Proprietà privata
Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio