edificio preesistente:Nel catasto di Monteprandone del 1700 si parla di un palazzo di ''cento busci'' o ''cento buche'' da cui deriverebbe il nome divenuto toponimo della zona circostante. Nel catasto del 1753 l'edificio e' rappresentato con merlatura e buche pontaie. Apparteneva agli Odoardi, aveva una pianta a forma quadrata ed era utilizzato per il controllo del territorio.
intero bene:Tra il 1817 ed il 1823 il palazzo fu demolito dai nuovi proprietari, gli Arpini, per costruire un casino di villeggiatura.
intero bene:Divenuto proprieta' dei Diotallevi, nel 1928 l'edificio fu ristrutturato dandogli l'aspetto attuale. I lavori furono affidati all'ascolano Giovanni Capponi (1853-1938) prima miniaturista ed in seguito architetto a fianco del piu' noto Giuseppe Sacconi ed interessarono anche la sistemazione del parco e del giardino.
Stato di conservazione: buono

Data di creazione:

XVIII; dopo il null; XIX; dopo il null; XX; dopo il null

Ambito geografico:

Monteprandone (AP); Strada Statale n. 4 Salaria, 0(P)