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Reliquiario di Sant'Alò

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Cristo crocifisso tra Santi
reliquiario

Tipo:

Opere; reliquiario; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

Maestro di Sant'Alò (attivo a Spoleto tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo)

Il Crocifisso reliquiario con le due tavolette reliquiario formano un vero e proprio corpus. La critica ha avanzato il nome del Maestro di Sant'Alò, per la peculiarità stilistica umbra a contatto con la miniatura e con il rinnovamento artistico del cantiere diAssisi dell'ultimo ventennio del Duecento. La storia critica del piccolo complesso (escludendo l'icona con la figura del Redentore) nasce con Faloci Pulignani ( 1909, pg. 72) che ne scioglie le iscrizioni e lo data prima del 1276, mettendone in risalto l'interesse agiografico. Riscoperto da Toscano (1953,pp. 99-106) che ne rintraccia le componenti stilistiche del'ambiente cavalliniano, negato dal Longhi (1973, pp.13-14) che riconosce l'alta qualità del pittore che esegue l'opera, ma lo definisce come una personalità squisitamente umbra. Meiss (1962, pg. 10) individua delle somiglianze con lo stile del Maestro di Cesi, tanto da supporne la formazione presso la bottega dell'artista umbro. Ancora Toscano (1974, pg.23) avvicina ai santi delle tavolette un frammento di affresco con una testa d'angelo in Santa Maria di Morro presso Spoleto; infine il Todini (1989, I, p.173) riconferma trattasi di un artista spoletino che rielabora elementi della tradizione romana e assisiate e che si pone come l'immediato antecedente del grande Maestro di Cesi. La storia del corpus del Reliquiario di Sant'Alò risale all'epoca di Gregorio IX eletto Papa nel 1227 che riconsacrò la chiesa delle benedettine (San Paolo Inter Vineas) e fece loro dono di preziose reliquie, custodite poi nel Crocifisso e nelle tavolette che seguirono poi le religiose nei loro trasferimenti successivi (a Sant'Agata nel 1396, poi a Sant'Ansano, quindi nel 1885 a Sant'Alò). Negli anni sessanta il Comune di Spoleto si interessò all'acquisto di tutto il gruppo anche perchè il trasferimento delle monache benedettine dal monastero di Sant'Alò a quello di Santa Lucia di Trevi comportava l'allontanamento da Spoleto dei preziosi manufatti; vengono acquistati dal Ministero della Pubblica Istruzione il 5 Ottobre 1973 e successivamente collocati nella Galleria Nazionale dell'Umbria; nel 1982 vennero infine depositati alla Pinacoteca Comunale di Spoleto.
Il verso del reliquiario a croce presenta l'iconografia del Cristo Patiens più semplice, nel quale il corpo di Cristo ormai morto. è crollante ed inanimato. La cimasa della croce presenta una piccola teca, in corrispondenza opposta dell'iscrizione del recto della croce, destinata ad occupare alcune reliquie. Il bordo, su ambedue le facce della croce presenta un'ornamentazione punzonata, mentre il perimetro sagomato della croce presenta delle infilature di perle di vetro colorato.

Soggetto:

Cristo crocifisso tra Santi
Personaggi: Madonna; Cristo crocifisso; San Giovanni evangelista; Santa Maria Maddalena; San Paolo; San Pietro; San Giovanni Battista; San Francesco d'Assisi. Attributi: (San Paolo) spada. Attributi: (San Pietro) chiavi. Attributi: (San Francesco d'Assisi) saio; stimmate. Figure: angeli. Decorazioni.

Estensione:

altezza: cm 49; larghezza: cm 39

Materia e tecnica:

tavola/ pittura a tempera; vetro/ cabochon

Data di creazione:

1290 - 1310, secc. XIII/ XIV, fine/inizio; 1290 - 1310

Ambito geografico:

Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Piazza Campello - 06049 Spoleto, Spoleto (PG) - Sala XI/1,inv. 1076 (1918)

immagine

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Riferimenti

È riferito da: scheda iccd OA: 10-00017269-A

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Fonte dati

MuseiD-Italia / Galleria Nazionale dell'Umbria - Depositi

Identificatore: work_14588

Diritti

Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Detentore dei diritti: proprietà Stato

Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio

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Maestro di Sant'Alò; Maestro di Sant'Alò, Reliquiario di Sant'Alò, Santi (reliquiario - a tabella, insieme)

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