arcolaio

Tipo:

Opere; arcolaio; Oggetto fisico

Categoria:

Beni materiali della tradizione e del folklore

Autore:

ambito calabrese

l'oggetto si inserisce nel ciclo della lavorazione del lino, della ginestra e della lana. Lavate le matasse con acqua calda e cenere, #dissia#, risciacquate per bene e asciugate più volte fino a quando non diventavano bianche, si procedeva a metterle all'arcolaio, #anivudu#, per raccoglierle sulle spole da tessitura, #cânne piccude#, e sui cannelli da orditura, #cânne rânni#, servendosi del fuso incannatore con volano e della base di legno con incavo, #ninnu#. Si portavanopoi i cannelli all'orditoio, #ordituru#, dove il filato era sciolto e raccolto in rotoli della stessa lunghezza e proporzionale a quella della tela che si voleva tessere: 90 cm per lenzuoli, 75 cmper asciugamani ecc. Riportato l'ordito a casa iniziavano le operazioni di montaggio al telaioper proseguire poi con la tessitura
oggetto costituito da otto stecche incrociate e girevoli attorno allo stilo verticale sul quale sono imperniate attraverso un foro centrale circolare. Le stecche laterali sono affilate nell'estremità superiore che presenta motivi decorati ad intaglio geometrici, floreali e antropomorfi. Su di una stecca sono presenti lettere R, P e G

Soggetto:

Decorazioni: Figure geometriche con motivi lineari; Figure fitomorfe con motivi floreali; Figure antropomorfe con motivi raffiguranti cuore e occhio

Estensione:

altezza: cm. 114; larghezza: cm. 58

Materia e tecnica:

legno

Ambito geografico:

Museo Demologico dell'Economia, del Lavoro e della Storia Sociale Silana, Via Monastero, San Giovanni in Fiore (CS) - ciclo della lavorazione del lino, della ginestra e della lana,inv. 195 (1982)