Tipo:

Opere; chitarra battente; Oggetto fisico

Categoria:

Beni materiali della tradizione e del folklore

Autore:

Famiglia de Bonis (no), bottega calabrese

figura tra gli strumenti musicali detti acquisiti. Ha origini colte: nasce alla fine del XVI Sec e resta presso le classi più elevate per tutto il XVII Sec, sia in Italia che in Europa. Entra quindi a far parte della cultura contadina italiana che lo adatta alla propria musicalità e lo rivisita tanto profondamente da considerarlo del tutto autoctono. La sua area di diffusione, progressivamente ritiratasi verso Sud, copre alcune zone della Calabria, Puglia e Campania. In Calabria ha avuto diffusione su scala regionale. Attualmente è diffusa principalmente nella zona della provincia di Cosenza e Catanzaro al di fuori della quale è ancora reperibile, ma in modo sparso. Nell'area del Cosentino vi è il più importante centro di costruzione, Bisignano. Qui la dinastia dei liutai De Bonis risiede e lavora dal 1700 costruendo la chitarra battente in tre misure: grande, media e piccola. La grande e la media sono usate dai suonatori, la piccola è indirizzata al mondo infantile per l'apprendimento
Strumento a cinque corde doppie, molto simile alla chitarra barocca, ma nella chitarra battente il piano armonico è piegato ad angolo convesso precisamente all'altezza del ponticello non incollato, le corde sono poco tese e accordate senza bassi. Il piano armonico è di abete e il fondo bombato è costruito a doghe alterne di legni chiaro e scuri

Soggetto:

Allegorie-simboli: Figure fitomorfe decorative intorno al foro di risonanza

Estensione:

larghezza: cm. 28; profondita': cm. 21; lunghezza: cm. 98

Materia e tecnica:

legno

Ambito geografico:

Museo Civico: sezione folklorica "R. Lombardi Satriani", Via R. De Bartolo, Rende (CS) - Sala VIII: Vetrina,inv. 786 (1995)