San Francesco d'Assisi
reliquiario

Tipo:

Opere; reliquiario; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

bottega napoletana

Anche se il reliquiario di San Francesco risale all'anno giubilare 2000, la storia del Sacco affonda le radici nel XIII secolo. La tradizione vuole che i frati bloccati dalla neve e impossibilitati a chiedere l'elemosina rischiarono di morire d'inedia, quando durante le loro preghiere furono soccorsi da angeli che portarono un sacco di pane e che recava i simboli della corte francese, cioË il luogo dove il Santo d'Assisi si trovava in quel momento. Da allora, il sacco fu utilizzato per coprire l'altare maggiore della chiesa, fin quando nel 1617 fu costruito un altare e un reliquiario ligneo a retablo col preciso scopo di conservare la reliquia. Circondato da busti reliquiario di vari Santi, il sacco fu custodito per decenni e ancora nel Settecento, a seguito della costruzione della nuova cona d'altare in stucco (che tutt'oggi si ammira nella cappella del Crocifisso) fu protetto da ulteriori cancelletti di ferro per il timore di furti, tra l'altro alcuni documentati. "Durante il decennio francese con la soppressione del convento, la reliquia fu trasferita nella sede dell'arciconfraternita del S. mo Sacramento. I frati tornarono nel 1819, e otto anni dopo ottennero la restituzione di una parte. [?] Quando dopo l'unit‡ d'Italia i frati dovettero ancora abbandonare il convento, decisero di murare la loro reliquia nell'altare di San Francesco. Ma il barattolo di vetro nella quale era custodita ha restituito solo frammenti polverizzati. Nel corso dei secoli il sacco di San Francesco ha subito moltissime amputazioni. La tradizione vuole che fili di esso fossero cuciti sotto gli abiti, a protezione di ferite mortali, e in una terra difficile come quella montellese, il potere attribuitogli non era da poco. Durante la prima guerra mondiale frammenti del sacco accompagnavano i soldati diretti al fronte. CiÚ che oggi resta di quel Sacco Ë un frammento", custodito nel reliquiario d'argento realizzato nel 2000, con il contributo del Comitato per i festeggiamenti in onore di San Francesco, di tutta la popolazione montellese, residente ed emigrata e da generosi benefattori. Cfr. Fra Agnello Stoia, Un sacco pieno di domande, in "Il Monte", Montella 2004.
La figura di San Francesco poggia su una teca contenente la reliquia del Sacco sorretta da quattro piedritti laterali. Un angioletto gli regge il Vangelo, mentre un altro ai suoi piedi, seduto sul sacco di pane, porge allo spettatore una pagnotta. Il Santo, raffigurato a braccia aperte, vuole insegnare quale sia il vero pane disceso dal cielo "di cui il pane del miracolo Ë solo un segno". A met‡ altezza della teca, su mensole sporgenti, quattro angioletti reggono simboli di Santi dell'Ordine francescano, e che rispettivamente sono un ostensorio, un giglio, delle corone e la croce. All'interno della teca Ë custodita un'ampolla vitrea contenente i resti della reliquia del Sacco, mentre esternamente, sia sulla faccia anteriore che posteriore, sporgono tre cherubini. Lateralmente alla teca, in piccoli rilievi d'argento dorato, inquadrati da finti porticati con archi a tutto sesto, sono raffigurati i due momenti principali del Miracolo del Sacco: a sinistra, il frate d'Assisi alla corte angioina che compie il miracolo, mentre sul lato opposto della teca, gli angeli arrivati al convento col sacco di pane, soccorrono i confratelli digiuni. L'aureola di San Francesco Ë in argento dorato, cosÏ come il Vangelo, che presenta pietre applicate e i simboli degli evangelisti.

Soggetto:

San Francesco d'Assisi
Personaggi: San Francesco d'Assisi. Figure: angeli.

Estensione:

altezza: cm 59; larghezza: cm 22; altro: cm Base di legno: altezza 12, larghezza 42.5.

Materia e tecnica:

argento/ fusione a cera persa/ cesellatura/ doratura; legno; pietre artificiali

Data di creazione:

2000 - 2000, sec. XXI; 2000

Ambito geografico:

Chiesa di S. Francesco a Folloni, 83043, Folloni, Montella (AV), Campania - Italia - Sagrestia, sull'altare.,inv. MO 523 (2007)