dipinto

Tipo:

Opere; dipinto; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

Rosa Salvatore (1615 - 1673)

Il quadro è tratto da una lettera apocrifa di Diogene a Krates. Secondo Baldinucci il quadro fu dipinto per Carlo Gerini, nella cui collezione è infatti citato da Bocchi- Cinelli nel 1677. Nel 1818 il quadro fu acquistato da Ferdinando III insieme ad altri quadri della collezione Gerini e fu esposto nella Galleria Palatina. Questo soggetto è uno dei favoriti del Rosa: scene come la vita di antichi filosofi, che implicano una critica alla vita corrotta della città, ricorrono frequentemente nei suoi quadri. Vi sono molti paralleli con la poesia satirica di Rosa. H. Langdon vede nella "Selva dei Filosofi" l'influenza dei paesaggi veneziani e rapporti con gli sviluppi della pittura romana: ciò suggerisce una data precedente al periodo fiorentino del Rosa. Che il quadro fosse dipinto nella prima metà del 1640, dice H. LAngdon, "...è anche confermato dalle figure che, benchè in forma classica, sono ancora modellate sul genere dei Bamboccianti (...) Una relativa data precedente al periodo fiorentino del Rosa è anche supportata dallo stile del dipinto 'compagno'. Salerno (1973, pp. 827- 828) sostiene invece che il quadro fu dipinto tre il 1648 e il 1649 perchè le figure non sono più 'bambocciate' ma originali.

Soggetto:

selva dei Filosofi
Soggetti profani. Paesaggi: bosco. Figure: Diogene filosofo.

Estensione:

altezza: cm 149; larghezza: cm 223

Materia e tecnica:

tela/ pittura a olio

Data di creazione:

1640 - 1649, sec. XVII; 1640 - 1649

Ambito geografico:

Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Firenze (FI) - sala di Berenice,inv. Inventario Galleria Palatina, n. 470 (1912)