Tipo:
Opere; coppa; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Il vaso fu donato a San Lorenzo da Clemente VII nel 1532; nel 1785 fu trasportato nel Gabinetto delle Gemme e spogliato dell'orlo e del coperchio (disegni dei vasi, tav. 41). Dall'immagine del coperchio, recante le insegne delle rose intrecciate ad allori e dell'anello a punta di diamante con mazzi di piume, si può pensare che esso sia stato eseguito ai tempi di Lorenzo il Magnifico, che adottò questa impresa dopo il 1469. In occasione dell'asportazione della montatura dell'orlo, esso fu abraso di circa 2 centimetri e, le lamelle che fissavano il vaso alla montatura furono ripiegate. Il vaso è considerato bizantino (Hahnloser 1971: cfr. il n.59 del Museo di San Marco). Anche le lamelle sono considerate bizantine (cfr. Tesoro di San Marco, nn. 44, 52). Esposto nella Sala della Niobe dopo il 1861 e dal 1921 al Museo degli Argenti.
Montatura in argento dorato a fuoco, fuso e con cornici cesellate. Il piede appare prevalentemente grigio, perché l'ossido d'argento affiora sotto la montatura.
Estensione:
altezza: cm 23; diametro: cm 18.6; peso: cm 2560; altro: cm spessore 0.9-1.6
Materia e tecnica:
sardonice/ molatura/ incisione; argento/ fusione/ cesellatura/ doratura a fuoco
Data di creazione:
900 - 1099, secc. X/ XI 1469 - 1469, sec. XV; 900 - 1099; 1469
Ambito geografico:
Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Firenze (FI) - Sala dei vasi di Lorenzo il Magnifico, vetrina centrale.,inv. Inv. Gemme n. 582 (1921)
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Identificatore: work_65611
Diritti
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