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Dio Padre con l'agnello e i Re dell'Apocalisse

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Tipo:

Opere; dipinto murale; Oggetto fisico

Categoria:

Pittura

Autore:

Sorri Pietro

Le pitture che ornano la cupola testimoniano la volontà dei certosini di rinnovare la decorazione pittorica della chiesa con la chiamata di due senesi, Pietro Sorri e Alessandro Casolani, entrambi allievi a Siena del manierista Arcangelo Salimbeni. Forse introdotti alla Certosa pavese dal cardinale Borromeo su consiglio dei Certosini di Maggianico, si occuparono della decorazione della cupola (1599), mentre al solo Sorri spettano i successivi affreschi della volta della sacrestia nuova. Nei registri della chiesa si legge che nel 1600 "si è dato finimento alla cupola della chiesa coperta di rame instagnato e l'anno avanti si era dipinta di dentro con la visione dell'Apocalissi". Secondo la tradizione, il più anziano Casolani avrebbe realizzato il disegno degli affreschi e dipinto tre degli otto spicchi (quelli verso il coro), prima della sua partenza da Pavia; il Sorri avrebbe concluso l'opera, realizzando la parte con il Dio Padre, i re e San Giovanni Evangelista. Sfortunatamente, le pitture della cupola hanno subito ingenti danni a causa della rimozione della copertura di piombo del tetto della chiesa in età napoleonica (1797). Il pittore restauratore Agostino Comerio si occupò nel 1826-27 del restauro degli affreschi, che comportò pesanti ridipinture. Gli otto spicchi della cupola sono divisi da grossi cordoni, decorati con motivi vegetali dorati. Intorno al perimetro ottagonale della volta, corre una galleria con quaranta colonnine, sovrastata da otto finestre che danno luce ai dipinti. Dal punto di vista iconografico, partendo dalla vela di fondo si incontra la figura dell'Eterno, accompagnato dall'agnello apocalittico dai sette occhi, dal libro dei sette sigilli e dalla patena con il sangue dell'agnello. La luce dietro la figura divina è la luce dello Spirito Santo. Da notare anche la rilevanza conferita al trono divino, che nel mondo ebraico è metafora della potenza di Dio. Al vertice della vela, come in tutte le altre, è rappresentato un fuoco, la facie apocalittica. Nelle vele contigue è rappresentato il tetramorfo. Il re alla sinistra di Dio con in mano la corona è Ozia, accompagnato da altri due sovrani. Dall'altra parte, il re inginocchiato con le braccia alzate è Salomone. Nella vela successiva è identificabile re Davide con la cetra (A, Spiriti, comunicazione orale).

Soggetto:

Dio Padre con l'agnello e i Re dell'Apocalisse

Estensione:

larghezza: m 8

Materia e tecnica:

intonaco/ pittura a fresco

Data di creazione:

1599; sec. XVI; 1599

Ambito geografico:

viale Monumento, 4 - Certosa di Pavia (PV), Italia - proprietà Stato: Demanio

immagine

Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Riferimenti

È riferito da: scheda ICCD OA: 0300702347

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Fonte dati

MuseiD-Italia / Transetto, sacrestia vecchia e lavabo - collezione

Identificatore: work_85595

Diritti

Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio

  • Pico
  • Mets
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