Elia dinanzi a Acab e ai suoi sacerdoti
dipinto

Tipo:

Opere; dipinto; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

Cecchi Francesco

Il quadro fu ordinato all'artista, allora residente a Roma ormai da lungo tempo, da Maria Luisa di Borbone Spagna nell'autunno del 1822, quasi certamente con indicazioni dell soggetto tratto dall'Antico Testamento, e più precisamente dal libro dei Re 18, 31-40, giacché il pittore nella lettera di ringraziamento alla sovrana esalta le qualità della scelta iconografica. Il quadro, una volta giunto a Lucca, non dovette suscitare particolare ammirazione se le cronache non ne hanno mai fatto parola, e l'unico riferimento risulta -allo stadio attuale delle ricerche- un sonetto sboccato inviato anonimo presso la tenuta di campagna di Giacomo Sardini, benefattore del Cecchi fin da quando questi godeva di un pensionato artistico a Roma negli anni Settanta del XVIII secolo. A quel tempo il pittore fu discepolo di raffaele Mengs e poi di Pompeo Batoni. La maniera del quadro, legata ai modelli dell'apprendistato dell'artista e che solo in parte suggerisce il suo percorso neoclassicista, è forse conseguenza della prestigiosa destinazione dell'opera.

Soggetto:

Elia dinanzi a Acab e ai suoi sacerdoti
Personaggi: Elia; Acab. Oggetti: altare; trono.

Estensione:

altezza: cm 350; larghezza: cm 500

Materia e tecnica:

tela/ pittura a olio

Data di creazione:

sec. XIX; 1823 - 1825

Ambito geografico:

Museo Nazionale di Palazzo Mansi, Palazzo Mansi, via Galli Tassi, 43, Lucca (LU) - Piano II, sala I, inv. 455/36 (1970)