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MADONNA CON BAMBINO FRA ANGELI E SANTI

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dipinto

Tipo:

Opere; dipinto; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

Bernardino del Castelletto

L'antica iscrizione, oggi perduta, non ha creato problemi attributivi riguardo a quest'opera da sempre riferita, in merito a quanto tale scritta riportava, a Bernardino del Castelletto di Massa. Il pittore risulta documentato a Massa nel 1481 e nel 1483 (cfr. Campori 1873). Ancora nel 1500 l'artista viene documentato nella città. L'unica opera documentata del pittore risulta proprio questa che in merito alla data riportata dall'iscrizione si rivela opera attardata e di non eccelsa qualità. Confronti stilistici hanno però tentato di riconnettere al pittore una seconda tavola sul territorio lucchese, la Vergine con Bambino e Santi di San Pietro a Vico, prossima al dipinto di Pomezzana. Non di meno a Bernardino sono oggi riferite, oltre a varie opere disperse nei vari museo del mondo, il trittico di Bagnara oggi nel Duomo di Massa e due interessanti trittici in Garfagnana, l'uno a Vallico datato 1471 e l'altro, a lui prossimo, a Sant'Anastasio di Piazza al Serchio. Le due opere, inizialmente radunate sotto l'anonimo pseudonimo di Maestro di Sant'Anastasio, furono poi fatte giustamente confluire nel corpus di Bernardino (cfr. Ferretti 1978) costituendo, in merito alle loro date più arretrate e allo stile, i due suoi migliori lavori. La supposta origine lombarda di Bernardino (cfr. Campori 1873) ha lasciato credere che nel suo stile aspro e schiettamente popolare potesse avere un certo influsso la cultura dell'Italia del Nord. In verità le componenti culturali del pittore sembrano andare piuttosto in direzione fiorentina, con una spiccatissima ripresa dei modi di Andrea del Castagno, pittore cui fanno esplicitamente capo i 2 trittici garfagnini. L'aggiornamento fiorentino, che prima dell'VIII decennio il pittore avrebbe potuto condividere con Matteo Civitali e con Baldassarre di Biagio, il cui trittico di Benabbio del '69 non solo ha identica carpenteria di quello eseguito da Bernardino nel '71 ma gli offre anche spunti di disposizione compositiva, sembra meditare soprattutto sulla pittura marmorea del Castagno, prediligendo una marcata linea di contorno e una resa delle anatomie robusta e monolitica. Tale aspetto non manca in ambito lucchese soprattutto nella pittura del così detto 'Amico di Baldassarre' esecutore della Madonna con Bambino, inv. 277, di Villa Guinigi. Nella tavola 153 Bernardino risulta però pittore attardato, incapace di convincenti aggiornamenti. La matrice castagnesca della sua pittura permane è cristallizzata in figure rigide. Le stesse scelte cromatiche, solo alla lontana evocanti la consistenza lapidea della pittura di Andrea, rimandano ad una cultura anteriore. Va però osservato come l'indugiare sui dettagli decorativi di stoffe e sugli elementi del paesaggio denoti la presa visione di esempi coevi di pittura lucchese e fiorentina. L'impianto della tavola, con trono coperto da tappeto, tendaggi laterali e figure disposte in una struttura grossomodo triangolare ricorre anche nella tavola di S. Pietro a Vico (a mio avviso da espungere dal catalogo dell'artista) e deriva dal prototipo di Ghirlandaio attualmente conservato nella sagrestia del Duomo di Lucca. Il modello ebbe una fortuna iconografica sorprendente in ambito lucchese come testimoniano varie tavole di Vincenzo Frediani (es. tavola di Tempagnano) e Michelangelo di Pietro Membrini (es. tavola di Lammari). In questo senso la tavola di Bernardino sembra riconfermare i suoi contatti con Lucca già avviati alle soglie dell' VIII decennio. Per altro l'intensità delle suggestioni fiamminghe sulla produzione dei maestri lucchesi di fine '400 sembra permeare anche questo dipinto denso di accorgimenti analitici.

Soggetto:

MADONNA CON BAMBINO FRA ANGELI E SANTI
Personaggi: Maria; Gesù; San Sisto papa; San Pietro. Figure: angeli. Attributi: (S. Pietro) chiavi; libro. Attributi: (S. Sisto) mitra; croce astile; libro.

Estensione:

altezza: cm 231.1; larghezza: cm 227; altro: cm misure tavola con cornice: 166 x 167.7 x 5.5 cm; altro: cm 10.5

Materia e tecnica:

tavola/ pittura a tempera

Data di creazione:

sec. XV; 1490

Ambito geografico:

Museo Nazionale di Villa Guinigi, Villa Guinigi, via della Quarquonia, Lucca (LU) - sala XIII, inv. 153 (1970)

immagine

Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale
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Riferimenti

È riferito da: Scheda ICCD OA: 09-00523901

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Fonte dati

MuseiD-Italia / Museo Nazionale di Villa Guinigi

Identificatore: work_93667

Diritti

Detentore dei diritti: proprietà Ente pubblico territoriale, Commissione delle Belle Arti

Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio

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