Visitazione
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
La grande tela raffigurante la Visitazione era in origine ubicata nella Cappella degli Anziani al primo piano del Palazzo Pubblico insieme ad altre opere ugualmente dedicate all'illustrazione di episodi della vita della Vergine: perdute sono la Presentazione al tempio di Sebastiano Vini e l'Assunzione del lucchese Michele Bartolomei, mentre la Natività di Cristo di Federico Zuccari è oggi conservata nella chiesa di San Francesco e la Nascita della Vergine del Riccio nel Museo di Villa Guinigi. La vicenda attributiva della Visitazione risulta particolarmente tormentata, in quanto, assegnata dal Trenta al lucchese Girolamo Massei (Trenta 1822, p. 107), l'opera è stata restituita al Franco dal Voss (1920, p. 120), seguito dalla Belli (1953, p. 116 e 1970, p. 177), di nuovo riferita al Massei dalla Meloni (1968, p. 187 e 1971, p. 104) e dal Borelli (1980, pp. 71-72 e 1983, pp. 155-156), ed è ora unanimemente riconosciuta al Semolei (Merkel 1981, pp. 203-204; Ambrosini 1994, p. 168, nota 8; Ciardi 1994, pp. 24-26; Filieri 1994, p. 82; Filieri 1999, p. 85). Il Trenta, che come già accennato la considerava opera del Massei, descriveva la tela come "in molte parti bella", ritenendo però che "sarebbe stata lodata ancor di più, se egli quasi per far pompa de' suoi pennelli non avesse situato da un lato nell'avanti del quadro un Accademia, disegnata bensì dal vero, ma da un modello infelice" (Trenta 1822, p. 107). Il Borelli, che pure inseriva il dipinto nel catalogo del Massei, sottolineava il "clima pienamente cinquecentesco, dominato da un'architettura eloquente, che certamente non doveva dispiacere ai Signori riuniti nella Cappella" (Borelli 1980, p. 71) e ancora la complessa composizione risolta con abilità scenografica dal pittore "che collega il tema centrale dell'incontro di Maria ed Elisabetta - attraverso il ritmo girante degli scalini - ai gruppi di figure in primo piano" (Borelli 1983, p. 154). Di recente il Ciardi ha posto l'accento sul "vigoroso impianto michelangiolesco di tensioni e torsioni nell'impostazione delle figure (...), che si riflette nella perentoria gestualità" (Ciardi 1994, p. 24). Lo stesso studioso, poi, ipotizza verosimilmente che il riferimento della Visitazione al Massei da parte degli eruditi locali sette-ottocenteschi sia stato causato da un'erronea lettura testuale dei documenti (finora non rintracciati), che portò ad interpretare come Massei un probabile Semolei, soprannome col quale è più frequentemente ricordato in contratti e pagamenti il Franco (Ciardi 1994, p. 26). Tra i molti disegni anatomici del Franco conservati a Cleveland forse un paio sono preparatori per il nudo sulla destra, cui si può accostare anche il n. 1948:360 del Rijksprentenkabinet di Amsterdam (Ciardi 1994, p. 41, nota 17).
Soggetto:
Visitazione
Personaggi: Madonna; Sant'Elisabetta. Figure: uomini; donne; bambini. Animali: cane. Oggetti: urna; anfora. Architetture: scala; portale; nicchie; statue; colonne.
Estensione:
altezza: cm 298; larghezza: cm 353; altro: cm Cornice 305x360
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Data di creazione:
sec. XVI; 1550 - 1560
Ambito geografico:
Museo Nazionale di Villa Guinigi, Villa Guinigi, via della Quarquonia, Lucca (LU) - Sala XV, inv. 347
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Riferimenti
È riferito da: Scheda OA: 09-00526971
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Fonte dati
MuseiD-Italia / Museo Nazionale di Villa Guinigi
Identificatore: work_93771
Diritti
Detentore dei diritti: detenzione Stato, SBAPPSAE Lucca e Massa Carrara
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