I Promessi Sposi
Tipo:
Immagine fissa; Oggetto fisico; Opere grafiche; Materiale grafico
Categoria:
Opere di grafica commerciale
Autore:
L'immagine riproduce uno dei manifesti conservati presso la Mediateca Regionale Pugliese, esaminati in "Cinema al muro: Angelo Cesselon" (vedi Note). Il grande artista veneto Cesselon rende omaggio allo scrittore Alessandro Manzoni dal cui romanzo è tratto questo film; infatti, l'idea, insolita, del pittore è quella di voler rappresentare la copertina del libro “I Promessi Sposi” più che la trama del film. Trae spunto dal romanzo e rappresenta due scene appartenenti a momenti diversi che unisce tanto da sembrare ambientate nello stesso luogo. L'illustratore ha quindi seguito un suo progetto autonomo; è la testimonianza che a volte, i cartellonisti reinterpretavano le scene con il proprio gusto e la propria fantasia. Sullo sfondo una scena ambientata in una osteria dove l'unico punto di luce è dato dal bagliore, sicuramente dato a spatola, che segna l'ingresso del locale in cui il protagonista viene arrestato ingiustamente. Questa scena si riferisce all'avventura subita nell'osteria della “Luna Piena” a Milano dove un funzionario addetto alle cause criminali ordina ai soldati di mettere le manette a Renzo Tramaglino poiché ritenuto un delinquente che viveva senza rispettare la legge. L'espressione che Cesselon disegna sul volto di Renzo è di incredulità e spavento; mentre è tenuto con forza dalle guardie, egli gira la testa e lo sguardo verso colui che sta disponendo l'arresto. Sul banco della taverna viene rappresentato un bicchiere di vino bevuto a metà. La bella Maria Silva che interpreta Lucia occupa il primo piano. Viene rappresentata con un abito damascato, tipico popolare lombardo, con pettorina e ruches; in testa la classica corona con fermacapelli che adornava la chioma delle giovani donne. Dallo sguardo trapela un sentimento di indifferenza e stizza verso l'uomo alle sue spalle che sembra volerla abbracciare. Di sicuro è il malvagio Don Rodrigo che fece, per mezzo dell'Innominato, rapire la promessa sposa. Il volto cupo dell'attore è determinato, oltre che dal personaggio che interpreta, anche dalle folte sopracciglia, dalla barba e dai capelli che coprono il collo.
TRAMA DEL FILM - Italia – Spagna 1963. Terza versione del film drammatico, dopo quelle del 1923 di Mario Bonnard e del 1941 di Mario Camerini, del romanzo (1825- 27) di Alessandro Manzoni. I Promessi Sposi costituiscono il primo romanzo moderno della letteratura italiana; il Manzoni, avvicinandosi di proposito alla realtà umana, produsse un'opera che tutti, anche i non letterati, potessero capire ed apprezzare. Narra, in modo piuttosto scolastico, la storia del tormentato fidanzamento tra Renzo e Lucia costretti alla fuga dal capriccio del potente don Rodrigo nella Lombardia del Seicento, in larga parte succuba della dominazione spagnola. Racconta della paura di don Abbondio che, fattosi prete non per vocazione, intimorito da Don Rodrigo e dall'Innominato, viene meno al suo compito non sposando i due fidanzati; il tutto con l'inesorabile incubo della peste. Bene e male trovano la loro giusta conseguenza e una forza superiore riporta l'ordine. La Provvidenza dà il giusto compimento agli eventi: Padre Cristoforo scioglie il voto di Lucia, l'Innominato volge in bene il male fatto, Don Rodrigo muore, Renzo e Lucia si sposano. Giudicato come “un adattamento molto approssimativo del romanzo del Manzoni, con tagli arbitrari e squilibri tra le varie parti del racconto. Regia e recitazione piatte e superficiali”. Regia: Mario Stefano Maffei. Interpreti principali: Gil Vidal, Maria Silva, Carlo Campanini, Ivo Garrani, Lilla Brignone, Umberto Raho, Arturo Dominici, Ilaria Occhini, Paolo Carlini. Produzione: Emo Bistolfi. Coproduzione: Copercines - Madrid. Distribuzione: Warner Bros.
Lingua:
ita
Soggetto:
Cinema italiano
Manifesti
Formato:
image/jpeg
Materia e tecnica:
Stampa offset
Ambito geografico:
Mediateca Regionale Pugliese, Via Giuseppe Zanardelli, 30 - Bari (BA), Puglia -
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Immagini di anteprima
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Fonte dati
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