Convento di S. Maria delle Vergini
Convento delle Vergini
costruzione
ristrutturazione
soppressione napoleonica - demaniazione
soppressione italiana - demaniazione
evento sismico - consolidamento
Tipo:
image; convento
Tipo di scheda: Architettura
Categoria:
Conventi
Autore:
Ambito culturale: maestranze locali cinquecentesche - motivazione dell'attribuzione: B 03000652 (p. 188)
Ambito culturale: maestranze locali cinquecentesche - motivazione dell'attribuzione: B 03000658 (p. 27)
Ambito culturale: maestranze locali cinquecentesche - motivazione dell'attribuzione: analisi dei caratteri stilistici e costruttivi (n.d.c.)
intero bene:La costruzione della chiesa, iniziata nel 1550, dovrebbe essere stata accompagnata fin dalla fase iniziale da quella del convento. Anche se la documentazione storica e le fonti bibliografiche non accennano esplicitamente ad esso, é probabile che all'arrivo dei padri carmelitani, chiamati nel 1566 a reggere la chiesa, tale struttura sia già funzianante o si appresti ad esserlo. In base a tali fonti é perciò fondata l'ipotesi di una datazione della costruzione del convento compresa fra il 1550 e la fine del secolo.
intero bene:La forma delle cornici delle finestre dei prospetti principali e quelle simili dei portali che si aprono sul locale di ingresso fanno supporre un intervento di ristrutturazione dei prospetti, e probabilmente anche degli interni, attuato nel corso del sec. XVIII.
intero bene:Nel 1798 le autorità civili acquisiscono il convento, trasferiscono i Carmelitani ad Ascoli Piceno e li sostituiscono temporaneamente con i Filippini. I primi torneranno proprietari del complesso, ripristinandone l'uso, nel 1800; subiranno poi nel 1810 la soppressione del Regno d'Italia con la nuova espulsione ed il demaniamento dei beni. In questo periodo la chiesa continua ad essere officiata. I Carmelitani ritornano proprietari del complesso edilizio il 19 maggio 1859.
intero bene:Il 14 febbraio 1861 le autorità civili prendono possesso del complesso edilizio in esecuzione del D. 3 gennaio 1861 n. 705. Il 16 maggio 1862 i religosi sono espulsi ed il complesso demaniato, mentre la chiesa continua ad essere officiata. I Carmelitani ritorneranno nel convento solamente intorno al 1900, pur restando questo, insieme alla chiesa, di proprietà statale.
intero bene:L'evento sismico conosciuto come `terremoto di Ancona` del 1972 provoca danni nelle strutture del convento. Gli interventi di riparazione - consistenti nella sostituzione di quasi tutti i solai in legno, compreso quello di copertura, con solai in latero-cemento, nella realizzazione di cordoli in c.a. perimetrali e nell'apposizione di due coppie di catene metalliche fra loro ortogonali ai lati del corridoio a T del p. 2 - sono finanziati, progettati ed appaltati dal Provveditorato alle Opere Pubbliche.
Stato di conservazione: mediocre
Formato:
L'edificio, a forma di L irregolare con il lato minore adossato ed allineato alla facciata della chiesa, presenta tre piani fuori terra ed uno interrato limitato alla zona dell'ingresso. Le strutture orizzontali sono costituite da volte (piano interrato, ingresso passante, corridoio a T del p. 2), da alcuni solai in legno e, in larga misura, da solai in latero-cemento, compresa la copertura, il cui manto é in coppi. Le strutture verticali sono in muratura di mattoni, solamente sul retro é presente un pilastro in c.a. che regge un terrazzo composto da travi in ferro e voltine in laterizio. I prospetti principali, in mattoni a faccia vista, sono caratterizzati da cornici in rilievo di mattoni che contornano tutte le aperture. I cornicioni di gronda sono sagomati nei prospetti principali e a dente di sega negli altri. Di particolare interesse per la sue dimensioni è il locale di ingresso, dove si aprono portali contornati da fasce in rilievo intonacate, simili a quelle dei prospetti.
Data di creazione:
XVI; dopo il null; XVIII; XVIII - XIX; dopo il null; XIX; dopo il null; XX; dopo il null
Ambito geografico:
Macerata (MC); Via Lattanzio Ventura, 31(P)