MADONNA CON BAMBINO
DIPINTO
Tipo:
Opere; DIPINTO; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395 - 1455)
Il dipinto pervenne alla Regia Pinacoteca di Torino nel 1852 acquistato dalla collezione del barone Ettore Garriod di Firenze, che a sua volta lo aveva acquistato da Achille Sandrini, proveniente dalla collezione fiorentina del principe Michele Demetrio Bourtourlin (A. Baudi di Vesme, 1899, p. 49). Pesantemente ridipinto nel corso dei secoli, ha ritrovato la sua alta qualità, che è stata riconosciuta da tutta la critica, dopo il restauro del 1951, ad opera del prof. Patrito (N. Gabrielli, 1971, pp. 53-54). L'ultima, corretta lettura dell'opera torinese è stata fatta da Andrea De Marchi, prima in occasione della mostra su Piero della Francesca, e poi in quella su Beato Angelico svoltasi a Milano presso il Museo Poldi Pezzoli nel 2001: il dipinto presenta uno studio della luce raffinatissimo, che mette in risalto le ombre delle scanalature delle lesene dello sfondo, secondo la provenienza della luce da una piccola finestra laterale sinistra. Tale attenzione di Frate Angelico è tipica della sua produzione matura, in particolare degli anni Quaranta del Quattrocento, come si riscontra facilmente confrontando la tavola della Galleria Sabauda con la Madonna delle Ombre affrascata nel corridoio orientale del dormitorio del convento di San Marco di Firenze, databile verso il 1445, oppure con il polittico Guidalotti della Pinacoteca di Perugia, da riferirsi intorno al 1447 (V. Garibaldi, 1998, pp. 24, 29-30). Sembra infatti di riscontrare nel dipinto torinese delle vicinanze evidenti con le coeve opere di Benozzo Gozzoli, con cui l'Angelico lavorò proprio negli anni Quaranta, prima a Firenze, poi a Roma ed infine ad Orvieto. Uno dei riferimenti che spesso ha indotto gli studiosi a datare la pala di Torino al 1435 circa è la copia, mediocre, che ne venne fatta da Andrea di Giusto che reca la data 1435 (oggi a Villa I Tatti di Firenze, collezione Berenson): ma l'iscrizione sembra essere spuria; la data di morte dello stesso Andrea di Giusto al 1450 costituisce un importante terminus ante quem per la realizzazione dell'opera (A. De Marchi, 1992, pp. 111-112; 2001, pp. 36-37).
DIPINTO: tavola centinata con listelli laterali inchiodati al supporto. 7 scanalature lungo il perimetro e fori di chiodi in alto. Leggera incurvatura dell'asse; CORNICE: del XX secolo; listello dorato a bombatura liscia; controbattuta di raccordo in legno. Inserimento del dipinto con 2 sbarre di ferro avvitate alla cornice e al supporto; spessori in legno.
Soggetto:
MADONNA CON BAMBINO
PERSONAGGI: Madonna; Gesù Bambino. ABBIGLIAMENTO. ARCHITETTURE: lesene; tendaggi.
Estensione:
altezza: cm 100.5; larghezza: cm 65; grandezza: cm 2.3; altro: cm altezza cornice 105 / larghezza cornice 71.5 / spessore cornice 4
Materia e tecnica:
tavola/ pittura
Data di creazione:
1445 - 1445, sec. XV, metà; 1445
Ambito geografico:
Palazzo dell'Accademia delle Scienze, Via Accademia delle Scienze, 6, Torino (TO) - Piano primo, settore dei Maestri italiani dal XIV al XVI secolo, sala prima,inv. 3 (1952)
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Identificatore: work_27973
Diritti
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