allegoria della Castità
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Il dipinto entrò in Galleria nel 1894 col legato Carattoli (inv. 1918, n. 604) e l'attribuzione al Lanfranco. Se ne ignora la collocazione originaria. Il soggetto va identificato sicuramente con la vergine Tuccia una vestale romana accusata di avere infranto il voto di castità che provò la sua innocenza riempendo un setaccio d'acqua e portandolo senza perdere una sola goccia. Spesso questa immagine può essere utilizzata per rappresentare la Castità. Stilisticamente, scartando l'ascrizione a Lanfranco, si ipotizza l'attribuzione ad un artista forse anche locale, che guarda al classicismo romano e ai pittori bolognesi del Seicento.
Tela rettangolare.
Soggetto:
allegoria della Castità
Soggetti profani: vergine Tuccia dimostra la propria innocenza.
Estensione:
altezza: cm 197; larghezza: cm 145
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Data di creazione:
1650 - 1699, sec. XVII, seconda metà; 1650 - 1699
Ambito geografico:
Palazzo dei Priori, Corso Vannucci 19 - 06100 Perugia, Perugia (PG) - deposito,inv. 604 (1918)
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Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 10-00016639
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Fonte dati
MuseiD-Italia / Galleria Nazionale dell'Umbria - Depositi
Identificatore: work_14272
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio