scrittoio

Tipo:

Opere; scrittoio; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

Weisweiller Adam (notizie primo quarto sec. XIX)

Lo scrittoio fa parte di una serie di tre mobili posti nello Studio del Re, che, secondo Gonzales Palacios, sono 'tra i pi˘ alti raggiungimenti delle arti decorative dell'epoca napoleonica'. Lo stile dei pezzi si distingue, infatti, per il delicato preziosismo della lavorazione e per l'eccezionale qualit dei materiali impiegati.Adam Weisweiler firma, sotto il lato breve, la scrivania che viene realizzata intorno al 1811 in collaborazione con il bronzista Pierre Philippe Thomire. Weisweiler era tedesco di Neuwied sul Reno (1744) e diventa Ma”tre a Parigi nel 1778 dove lavora sia per la corte francese che per le corti straniere, divenendo celebre soprattutto durante il periodo napoleonico.Lo stile dei mobili À di chiaro gusto Impero, dalle linee rigorose arricchite da fregi decorativi e da scene di soggetto filosofico in bronzo dorato. Gli episodi figurativi rappresentano: sul secretaire 'la Saggezza che allontana amore da una giovinetta'; sul commode 'Un poeta a banchetto coronato dal Genio alato della Fama ascolta la musa' e sul bordo scrivania coppie di figure femminili alate sono inquadrate da fregi ispirati all'arte classica, di gusto ercolanense. Le gambe della scrivania hanno forma di chimere alate. Questi tre mirabili pezzi del Weisweiler furono inviati da Parigi a Roma per arredare le sale del palazzo del Quirinale per poi essere mandati a Napoli, per volont di Murat, dove nel 1816 vennero inventariati nella 'Stanza da scrivere del Re' nel Palazzo Reale di Capodimonte
Scrittoio in radica di tuia.

Estensione:

altezza: cm. 83; profondita': cm. 100; lunghezza: cm. 179

Materia e tecnica:

radica; bronzo/ fusione/ doratura/ patinatura; cotone/ velluto

Data di creazione:

1812 - 1812, sec. XIX; 1812

Ambito geografico:

Palazzo Reale, P.zza del Plebiscito, 1, Napoli (NA), Campania - Italia - Sala XIII,inv. 628 (1980)