Cavallo che pascola
Tipo:
Opere; scultura; Oggetto fisico
Categoria:
Scultura
Autore:
Questo esemplare della collezione Lanfranchi esemplifica una tra le più antiche tipologie di netsuke con cavalli; le sue origini si possono far risalire per lo meno al XVIII secolo, periodo durante il quale furono attivi alcuni maestri che si dedicarono all'intaglio di analoghi netsuke, soprattutto tra quelli residenti a Kyoto. E' infatti molto probabile che questa postura, prediletta perché consentiva di sfruttare al meglio la forma della zanna d'avorio tendente per natura a restringersi in prossimità della punta, fosse concepita per primo da Tomotada, per poi essere utilizzata con risultati di grande intensità da Yoshinaga - artista anch'egli citato nel Soken kisho del 1781 - e i suoi allievi, ai quali si può attribuire un certo numero di netsuke con cavalli non firmati (Ducros 1987, p. 47, figg. 26 e 32). Tra le tante, un'opera molto simile a questa, per composizione e scelta della sezione di zanna, è illustrata in "International Netsuke Society Journal", XXV, inverno 2005, 4, p. 51.
Soggetto:
Animale
Estensione:
altezza: mm 45; larghezza: mm 35; profondita': mm 17
Materia e tecnica:
avorio tinto
Data di creazione:
1750 ca. - 1799 ca.; sec. XVIII, seconda metà; 1750 - 1799
Ambito geografico:
Museo Poldi Pezzoli, Via Manzoni, 12 - Milano (MI), Italia, inv. 5601 (2008) - proprietà privata
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Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0301973901
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Fonte dati
Identificatore: work_2877
Diritti
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