tentazioni di San Girolamo
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Nelle "Vite" il Vasari ricorda due repliche dell'opera non pervenuteci, eseguite nel 1545 per Tommaso Cambi e nel 1547 per monsignor de' Rossi. La complessa impalcatura iconografica ritorna nei dipinti vasariani di questo periodo, come nella "Allegoria della Concezione" degli Uffizi, e presuppone l'apporto di letterati per la precisazione della allegoria cristiano-pagana. L'opera, citata nella collezione di don Lorenzo de' Medici nella Villa della Petraia nel 1649, rientrata nella Guardaroba generale dopo la sua morte, l'opera fu inviata a a Pitti e, come si precisa mel catalogo del 2003, risulta nell'inventario di Palazzo Pitti del 1829.
Soggetto:
tentazioni di San Girolamo
Soggetti sacri. Personaggi: San Girolamo. Personificazioni: Venere; Amore; Gioco; Cupido. Abbigliamento: all'antica. Attributi: (San Girolamo) leone. Paesaggi: monti; veduta di citta'; albero. Oggetti: faretra; frecce; archi; arcolaio; pietra; crocifisso; libri; turcasso; bastone. Animali. Allegorie-simboli: colombe; torcia; teschio.
Estensione:
altezza: cm 169; larghezza: cm 123
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a olio
Data di creazione:
1541 - 1541, sec. XVI, secondo quarto; 1541
Ambito geografico:
Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Firenze (FI) - sala di Ulisse,inv. Inventario Palatina, n. 393 (1912)
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Riferimenti
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Fonte dati
Identificatore: work_64074
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
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