Distretto Militare
Convento di S. Francesco ad Alto
costruzione originaria
modifica dell'impianto
insediamento originario
ampliamento della costruzione originaria
decorazioni
soppressione
soppressione italiana
Tipo:
image; caserma
Tipo di scheda: Architettura
Categoria:
Edifici militari
Autore:
intero bene:Nel secolo XII, sull'area occupata dall'attuale edificio, i francescani costruirono un oratorio con il titolo di S. Maria ad Alto, poi mutato in S. Francesco ad Alto, il toponimo ricorda l'indicazione che diede S. Francesco d'Assisi al tempo che venne ad Ancona per inbarcarsi per l'Egitto,come risposta a chi gli chiedeva di scegliere un luogo per erigervi una chiesa per i suoi frati; la chiesa venne infatti costruita in alto, sul Colle Astagno, e fu dedicata alla Madonna con il titolo di S. Maria.
intero bene:Poi il titolo venne mutato con quello di S. Francesco e si distinse dalla chiesa omonima con l'appellativo appunto "ad Alto" mentre l'altra aveva quello "delle scale". Iniziale era una piccola chiesa: S. Francesco non l'aveva voluta ampia e ricca. Infatti, tornato dall'Egitto e visto ciò che gli Anconetani avevano realizzato, accertato che era più grande di quella di cui aveva lasciato le indicazioni, la fece ridurre. Così, nel giro di qualche anno fu ricostruita e ridimensionata.
intero bene:La Comunità che vi abitò si formò prima del 1230 e fu la sola famiglia francescana in Ancona sino al 1323.
intero bene:L'aumento dei membri della comunità e l'attività dei frati resero insufficienti il complesso per cui si dovette pensare ad un ampliamento della chiesa e del convento. I primi lavori avvengono tra il 1422 ed il 1425, al tempo del P. Guardiano B. Gabriele Ferretti; questi, oltre al dormitorio nuovo per i frati, fa aggiungere un corpo alla chiesa, rendendo quella antica zona presbiterale e la orna di un portico antistante. Provvede anche a recingere con un muro l'orto ed il bosco che circondavano il convento. In questa chiesa ampliata è sepolto lo stesso Gabriele Ferretti il 9 dicembre 1456.
intero bene:Una realizzazione del 1784 offre l'idea della vastità di questo tempio perché vi si dicono presenti quindici altari. Nel 1793 il popolo di Capodimonte vi reca solennemente un'immagine della Madonna scolpita in pietra. Questa scultura, nel 1863, dopo la soppressione definitiva, passò con altri arredi sacri nella chiesa parrocchiale dei Ss. Cosma e Damiano. La facciata sembra sia stata eseguita da maestranze locali su copie di disegni di Luigi Vanvitelli.
intero bene:Le vicende tra il 1798 ed il 1860 hanno fatto sentire pesantemente il loro peso e la conclusione della soppressione al tempo delle leggi sulla demanializzazione dei beni ecclesiastici ha cancellato testimonianze importanti della secolare vita di Ancona. Rimangono a ricordare l'antico splendore, oltre al sarcofago del Ferretti e l'altare, i resti del chiostro quattrocentesco.
intero bene:Il complesso francescano venne ridotto a caserma e sottoposto ad innumerevoli interventi che hanno completamente modificato lo stato precedente al 1861, rappresentato in un olio su tela di Barnaba Mariotti del 1850 circa. Attualmente è sede del distretto militare.
Stato di conservazione: buono
Formato:
Il complesso è organizzato attorno ad un chiostro quadrato con i lati porticati al piano terra. Sul lato sud il chiostro confina con il fianco della navata dell'ex chiesa. La copertura è a tetto con strutture in legno con orditura primaria e secondaria.
Data di creazione:
XII; XII - XIII; XIII - XIV; dopo il null; XV - XVII; dopo il null; XVIII - XIX; dopo il null; XIX - XX; dopo il null
Ambito geografico:
Ancona (AN); Via Torrioni, 10(P)

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Oggetti digitali
Riferimenti
È riferito da:
Documentazione fotografica: 2 (SBAA AN 76354)
3 (00065783ft01)
4 (00065783ft02)
5 (00065783ft03)
6 (00065783ft04)
Include:
Codice univoco ICCD: 11/00119445
11/00119458
Fonte dati
Regione Marche / Beni Architettonici
Identificatore:
1100065783
Diritti
Diritti: proprietà Stato
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