Partiture,1758 - sec. XX fine,SIUSA
Tipo:
Collezione; Fondo
Categoria:
Fondi archivistici
Sono conservate quasi 8.000 le partiture autografe: fra le più importanti quelle delle opere di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi (gli autografi di 23 delle 28 opere da lui composte) e Giacomo Puccini. La carriera operistica di quest'ultimo si svolse interamente nell'ambito di Casa Ricordi all'infuori di un unico lavoro "La rondine" realizzata con Casa Sonzogno, al contrario del suo contemporaneo Pietro Mascagni che con Ricordi pubblicò la sola "Iris". Gli autografi musicali comprendono non solo lavori strettamente operistici, ma anche sinfonici e cameristici. Il viaggio nell'archivio musicale parte da alcuni esempi risalenti alla metà del Settecento e, passando lungo tutto l'Ottocento e il '900, giunge sino ai giorni nostri: dai manoscritti autografi più antichi quali "Il Ciro riconosciuto" di Niccolò Jommelli andato in scena nel 1744 e dal "Dixit Dominus" di Alessandro Scarlatti, ai famosissimi "24 Capricci" di Niccolò Paganini, il cui frontespizio con le annotazioni dell'incisore, che per primo ne realizzò la matrice di stampa, dimostra come gli autografi siano veri strumenti di lavoro, fino alle partiture autografe di Amilcare Ponchielli, Franco Alfano, Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, ed a quelle di autori del secondo Novecento quali Bruno Maderna, Luigi Nono e Franco Donatoni. Da non dimenticare la vasta raccolta di romanze tuttora eseguite, legate ai nomi di Francesco Paolo Tosti, Luigi Denza, Mario Costa, Pier Adolfo T...
Data:
1758-01-01 - 1999-12-31; 1758 - sec. XX fine

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Riferimenti
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Fonte dati
SAN - Sistema Archivistico Nazionale / Complessi Archivistici
Identificatore: oai:san.beniculturali.it:comp73202