[Cln comunali, aziendali e di categoria della provincia di Pavia],4/1945 - 4/1946,INSMLI
Tipo:
Collezione; Fondo
Categoria:
Fondi archivistici
Il fondo è costituito dalla raccolta di tutti gli archivi dei singoli Cln comunali, aziendali e di categoria trasmessi al Cln di Pavia. Il fondo si costituì in seguito allo scioglimento dei Cln, secondo quanto disposto dalla circolare del Cln Lombardia, n. 9588, dell' 8 luglio 1946, che stabiliva la cessazione di tutti i Cln e la loro trasformazione in Ufficio stralcio. Lo stesso documento forniva precise modalità di chiusura, raccolta e consegna degli archivi di tutti i Cln, a partire dai più periferici (comunali, aziendali, categoria e rionali). Questi organismi avrebbero dovuto versare le proprie carte all'Ufficio stralcio del Cln provinciale di competenza, che, a sua volta, si sarebbe occupato di consegnare tutti gli incartamenti all'Ufficio stralcio del Cln Lombardia, a Milano. A seguito delle disposizioni del Cln Lombardia il Cln provinciale diramò alcune circolari ai Cln dipendenti (15 luglio, 30 agosto e 8 ottobre 1946) contenenti le modalità di raccolta del materiale d'archivio, che avrebbe dovuto essere riordinato, evitandone ogni possibile dispersione: "E' necessario per tanto che le pratiche trattate siano catalogate in cartelle, divise a seconda degli argomenti, avendo cura che ad ognuna di esse sia unito un elenco comprendente: a) l'indicazione numerica dei fogli; b) gli estremi (data, mittente, destinatario, etc.) dei documenti; c) l'indicazione, anche sommaria, delle questioni trattate.". Gli elenchi avrebbero dovuto essere prodotti in tre copie, di cui una conservata con la documentazione. Si richiedeva anche la consegna di una relazione dell'attività svolta ed un rendiconto della gestione finanziaria (1). Tra l'estate del 1946 e i primi mesi del 1947 vennero trasmessi a Pavia la maggior parte degli archivi dei Cln comunali dipendenti, degli aziendali e dei comitati di categoria. Non fu consegnato alcun archivio di Cln rionale. Alcuni archivi di comitati comunali, anche rilevanti, furono, invece, depositati presso altri enti, in particolare presso i Comuni (è il caso di Vigevano o Stradella). Prima della definitiva consegna al regionale, sul fondo del Cln provinciale di Pavia, a cui erano stati aggregati gli archivi dei Cln dipendenti, furono eseguite alcune operazioni di ordinamento e sistemazione complessiva, accorpando e unendo gli archivi dei singoli Cln dipendenti con i rispettivi fascicoli di corrispondenza, formatisi presso il provinciale nel corso dei normali rapporti interlocutori. Il fondo, così organizzato, fu consegnato il 23 aprile 1947 come attestato dalla ricevuta del 24 aprile (2); Mario Bendiscioli sostiene che sia stato consegnato corredato da un elenco, che, però, non è stato reperito tra le carte del fondo del provinciale, né tra quelle del Cln della Lombardia o dell'Istituto storico della Resistenza di Milano. Dall'Ufficio stralcio del Cln regionale il fondo passò presto all'Istituto storico della Resistenza dove fu conservato fino al 1953, quando il Consiglio direttivo dell'Istituto decise di trasferirlo all'Insmli. Prima dell'attuale riordinamento, il fondo era ancora unito a quello del Cln di Pavia, che risultava costituito complessivamente da 37 buste numerate e da documentazione non condizionata, costituita in buona parte da registri (verbali, protocolli). Ad una prima ricognizione, l'archivio nel suo complesso, appariva suddiviso in due sezioni principali: gli atti prodotti dal Cln provinciale di Pavia (bb. 29-37 e bb. 26-27; b. 25, contenente l'insieme dei fascicoli di corrispondenza con alcuni comitati comunali di cui non esisteva o non fu consegnata la documentazione); una serie costituita dalla raccolta degli archivi prodotti dai Cln comunali (bb. 1-24) e da una busta contenente l'insieme degli archivi dei Cln aziendali e di categoria della provincia pavese (b. 28). Tutti gli archivi dei comitati dipendenti risultavano ordinati alfabeticamente e secondo un ordine numerico progressivo (ad ogni località e comitato il Cln aveva assegnato un numero/codice di serie). Tutti gli archivi dei Cln comunali erano imballati con spago e carta da pacco, su cui si notava la stampigliatura del Comitato di liberazione nazionale, completato dal nome del Comune. Con cognizione di causa, si fa risalire tale condizionatura allo stesso Ufficio stralcio del Comitato provinciale. Si fa notare che, in occasione della consultazione di alcuni archivi di Cln comunali, questi pacchi vennero aperti e, a volte, scompaginati. Peculiarità dell'organizzazione degli archivi dei comitati periferici era l'unione di ciascuno degli archivi dei comitati dipendenti con il corrispettivo fascicolo di carteggio intercorso tra il provinciale e lo stesso comitato dipendente. Durante il lavoro di riordino, si è stabilito, in rispetto del criterio di provenienza, di ricondurre tali fascicoli alla sezione degli atti del Cln provinciale, dov' erano conservati in origine. In virtù di tali considerazioni e osservazioni si è ritenuto di dover dividere la documentazione complessiva in due fondi distinti: quello originario del Cln provinciale di Pavia ed il fondo/raccolta dei Cln dipendenti, qui ordinato e inventariato. Il fondo è stato, quindi, articolato in due serie: 1. Cln comunali e 2. Cln aziendali e di categoria, formate ordinando i singoli archivi secondo l'ordine della numerazione di serie assegnata a ciascun Cln dal Comitato provinciale; la documentazione è stata condizionata e i documenti ordinati cronologicamente.
Data:
1945-04-01 - 1946-04-30; 4/1945 - 4/1946

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Fonte dati
SAN - Sistema Archivistico Nazionale / Complessi Archivistici
Identificatore: oai:san.beniculturali.it:comp91909