Duomo, Fermo
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
In vetta al colle che domina la città, dedicato all'Assunta, è un imponente edificio che della chiesa primitiva del 1227, eretta da mastro Giorgio da Como, conserva solo la parte anteriore; dietro si leva la massiccia costruzione disegnata da Cosimo Morelli e costruita nel 1781-89, con qualche notevole modifica, dall'arch. Luigi Paglialunga; resti di mosaico pavimentale romano-bizantino hanno rivelato l'esistenza di una basilica paleocristiana del sec. V, probabilmente eretta nel luogo dove sorgeva un tempio pagano. L'alta facciata asimmetrica, rivestita di pietra d'Istria, è aperta da un portale a tutto sesto con alta cuspide, sopra il quale è un grande rosone di forme romanico-gotiche; a sinistra si leva il massiccio campanile, originario nel piano inferiore, finito nel 1731 con una terminazione poligonale. Dell'originaria costruzione del Duomo è anche il primo tratto del fianco destro, con un altro portale romanico dove un'iscrizione del 1227 ricorda il nome del costruttore; sopra il tetto dell’abside settecentesca è una curiosa colonnina marmorea con un gallo in ferro battuto, fatta apporre da Ludovico Migliorati, signore di Fermo.La visita del Duomo è interessante soprattutto per alcune opere di scultura e di pittura, per gli avanzi del mosaico pavimentale della basilica del V sec., per i resti di chiese precedenti e di reperti archeologici nel suggestivo sotterraneo; di grande interesse l'adiacente Museo diocesano. L'interno, di forme nobili e grandiose, è a tre navate, divise da pilastri con gioco prospettico di archi, volte e finte cupole, decorate da Pio Panfili. Tra le opere pittoriche è notevole al 4º altare destro, l’*Icona di Maria Vergine, lavoro greco-bizantino del sec. XI con bordura a sbalzo adorna di 12 figurazioni della vita di Gesù e della Vergine. Contro la parete d'ingresso, è collocato il *monumento funebre di Giovanni Visconti da Oleggio di Tura (Bonaventura) da Imola (1366). Tra le rampe delle scale che salgono al presbiterio si vedono avanzi del *mosaico pavimentale della chiesa paleocristiana del sec. V, venuti alla luce nel 1934 (una fascia di travertino rosso sul pavimento indica il perimetro dell'antichissimo tempio). Nel sotterraneo sono visibili notevoli resti delle chiese precedenti e numerosi reperti archeologici. Tra l'altro: due tombe italiche bisome, la base marmorea di una colonna classica, avanzi di piscina del tempo di Antonino Pio, una testa arcaica, con acconciatura di capelli all'orientale, sarcofagi cristiani e sculture medievali.Nella grande cripta duecentesca, rimaneggiata, sono collocate due statue (S. Pietro e S. Paolo) del sec. XIII; un *sarcofago paleocristiano del sec. IV o V adorno di cinque bassorilievi (*Fatti della vita di S. Pietro), forma la mensa dell'altare.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazzale del Girfalco - Fermo (FM)