Cattedrale o Duomo Nuovo, San Severino Marche
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Sorta sul luogo di una chiesetta dedicata a S. Maria Maddalena che vi sorgeva prima del 1250, è stata più volte rimaneggiata e ampliata. La primitiva chiesa fu ampliata dopo il 1438, poi ancora sotto il pontificato di Leone X (1513-21), quando venne dedicata a S. Agostino; l'interno fu rifatto nel 1776 e nel 1827, quando la chiesa divenne Cattedrale. La facciata, in mattoni, conserva elementi quattrocenteschi e il portale di tarde forme gotiche (1473), inquadrato in una bella decorazione. Le pitture a fresco sopra la porta sono state attribuite a Lorenzo d'Alessandro (sec. XV-XVI). In fondo al fianco d. sorge il campanile romanico-ogivale aperto in alto da grandi bifore. L’interno basilicale a una navata, in aggraziate forme del tardo rococò marchigiano, è appesantito da poco felici restauri e disarmoniche dorature del 1827 e del 1952. Agli altari del lato destro: al 1º Crocifisso ligneo, opera degli Acciaccaferri di San Severino, discepoli dell'Indivini (1497); al 2º, Madonna del Carmine e santi, tavola di Antonio e Giovanni Gentile (1548); al 3º, Noli me tangere, attribuita al Pomarancio e anche al veronese Pasquale Ottino (sec. XVI-XVII), e piccola terracotta raffigurante la Pietà, del sec. XIV-XV di artigianato nordico, in un'urna seicentesca. Nel presbiterio: l'altare in legno è opera di Venanzio Bigioli; il coro in noce è su disegno di Ireneo Aleandri. Sopra l'arcata d'ingresso alla cappella del Sacramento è una grande tela di Filippo Bigioli raffigurante la Madonna in gloria e i Ss. Agostino, Severino e Pacifico; l'altare è opera moderna (1952) su disegno di Wulman Ricottini, al quale si deve anche il fonte battesimale. La cattedrale custodisce varie opere d'arte: Madonna del pianto, popolarmente detta Madonna del Cardellino, di Filippo Bigioli, entro ricca cornice intagliata dal fratello Venanzio; Addolorata, tela di Giovanni Loreti (1754); S. Severino vescovo, busto argenteo di Sante Lotti (1659); Annunciazione, attribuita a Bernardino di Mariotto; S. Rita da Cascia di Biagio Puccini (1717).
Ambito geografico:
piazza Duomo 5 - San Severino Marche (MC)