Palazzo dei Priori, Perugia
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
Cardine della sistemazione urbanistica della Platea Magna, il possente complesso gotico del «Palatium Novum Populi» dà forma compiuta alle ambizioni di potenza e di fierezza del Comune perugino, che realizza una delle più grandiose e magniloquenti espressioni architettoniche della civiltà medievale italiana. L'articolazione dei volumi, le asimmetrie e l'irregolarità dell'impianto evidenziano la lunga fase costruttiva, protrattasi dal 1293-97 al 1443, e l'utilizzo di strutture edilizie preesistenti. Il palazzo è sede del comune di Perugia e della Galleria nazionale dell'Umbria. br> La fronte verso la piazza è spartita orizzontalmente da esili cornici. Nel corpo duecentesco una scalinata a ventaglio (1902), che sostituisce l'originaria gradinata a due rampe, sale a un grande portale fiancheggiato da due trifore, che dà accesso alla Sala dei Notari. Al di sopra sono due mensoloni su cui posano le copie del grifo perugino e del leone guelfo (originali all'interno). In alto, cinque grandiose trifore gotiche sormontate da cuspidi, la cui scansione asimmetrica denuncia le due fasi costruttive. Il coronamento è formato da una linea di beccatelli che sorreggono il cornicione coronato da merli rettangolari. A destra della gradinata, fu anteposto al blocco trecentesco un portico di tre archi tra cui sporge un pulpito, dal quale si leggevano i decreti. Sul fianco che prospetta su via della Gabbia è riconoscibile, nella cortina muraria, l'accorpamento trecentesco della casa-torre di madonna Dialdana, che nel 1255 era stata adibita a palazzo del Capitano. *Sala dei Notari. Il vasto e austero ambiente rettangolare ha copertura a volta sostenuta da otto larghi e poderosi arconi; la ricca decorazione pittorica, iniziata probabilmente nell'ultimo decennio del XIII secolo, è ritenuta opera di maestranze locali ben collegate alla cultura romana-assisiate; il ciclo narra leggende, storie bibliche, massime, alternati a molti stemmi tra cui quelli del capitano del popolo e del podestà. La fronte sul corso Vannucci, mostra con limpidezza, nella scansione dei corpi di fabbrica e nell'ordine delle finestre, i successivi interventi costruttivi; al primo piano si allinea una serie di trifore, con due quadrifore; al secondo, diciannove stupende *trifore gotiche che ripetono le forme di quelle della facciata. Nella parete trecentesca si apre il prezioso *portale maggiore (1346) a pieno centro, con una complessa decorazione simbolica e fitomorfa. Nella lunetta, copie delle statue dei Ss. Lorenzo, Ercolano e Costanzo, i primi due patroni di Perugia (originali alla Galleria nazionale). Il portale immette in un austero atrio gotico, sostenuto da poderosi pilastri e coperto da robuste volte a crociera. Al primo piano, è interessante la sala del Consiglio comunale, al cui interno: sopra la porta, affresco del Pinturicchio (*Madonna col Bambino fra due angeli); sul fondo, il *grifo perugino e il *leone guelfo, primo esempio nel Medioevo italiano di grandi opere fusorie a tutto tondo, realizzate quasi certamente a Perugia attorno al 1274 e secondo un'ipotesi pertinenti alla scomparsa fontana pubblica di Arnolfo di Cambio. Al terzo piano è sistemata la Galleria nazionale dell'Umbria.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
corso Vannucci 19 - Perugia (PG)