Ss. Luca e Martina, Roma
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Progettata nel 1635 da Pietro da Cortona, ha un impianto a croce greca, con braccio longitudinale leggermente allungato e terminazione absidata. La facciata è di marcata verticalità, cui la zona centrale convessa, serrata fra semicolonne e pilastri binati, conferisce un senso di trattenuta compressione spaziale, quasi l'interno premesse sul prospetto. Nel compatto equilibrio spaziale dell'interno, gli effetti di luce esaltano l'articolazione delle pareti con colonne e la ricca decorazione dell'ordine superiore e della cupola, movimentata dal sovrapporsi di lacunari e costoloni. Sul pavimento della navata si nota la lastra tombale di Pietro da Cortona. Posta a decoro dell’altare maggiore, S. Luca in atto di dipingere la Madonna, una copia di Antiveduto Grammatica della tavola, ora all'Accademia di S. Luca, attribuita a Raffaello; poco sopra la mensa, la preziosa *statua giacente di S. Martina, in marmo bianco, di Niccolò Menghini (1635). A sinistra dell'altare maggiore si scende alla chiesa inferiore: all'ingresso, monumento di G.B. Soria (m. 1651); in fondo alla scala, epigrafe a Pietro da Cortona. Al centro del vano ottagonale l’ *altare di S. Martina, realizzato su disegno di Pietro da Cortona, da Giovanni Artusi detto il Pescina, capolavoro di fusione del bronzo e di commesso marmoreo; sull'altare, il rilievo in alabastro di Cosimo Fancelli entro bellissima cornice.
Ambito geografico:
via della Curia 2 - Roma (RM)