Eremo del Santissimo Salvatore ai Camaldoli, Napoli
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Sorge sul punto più elevato dei Campi Flegrei e ormai anche della stessa Napoli, in una delle posizioni panoramiche più incantevoli. Venne costruito, con l'annessa chiesa, nel 1585 da Giovanni d'Avalos, figlio di Alfonso d'Aragona marchese del Vasto, sul posto di una cappella del sec. V. Dal piazzale d'arrivo si accede all'eremo; si entra in un portico e per una scalinata a d. si sale al piazzale antistante alla chiesa, da cui la vista spazia ampia sui sottostanti Campi Flegrei.L'*interno - a una navata, con cappelle laterali, che una transenna divide trasversalmente in due parti, rispettivamente per i fedeli e i monaci - acquistò l'aspetto attuale, ornato e arioso, con un restauro del 1792. Nel soffitto, Gloria di S. Romualdo, due Episodi della sua vita e, nelle lunette, Santi benedettini, affreschi di Angelo Mozzillo (1792) tra *stucchi le cui parti figurate sono di Salvatore Franco. Nella volta del coro, puttini del Mozzillo intorno a una tela (Visione di S. Romualdo) di Giovanni Angelo D'Amato (c. 1600). Tra la decorazione settecentesca della controfacciata e nelle prime due cappelle, a d. e a sin., sono inserite tele più antiche di Antiveduto Gramatica (1620 c.), raffiguranti *Santi camaldolesi (S. Bonifacio e S. Pier Damiani sono ai lati dell'ingresso); dello stesso sono le quattro tele collocate nel coro, sul cui fondo è una Trasfigurazione, tavola della fine del sec. XVI. La *sagrestia è interessante per l'unità stilistica, con affreschi (1752), armadi di Giovanni Domenico Amitrano e pavimento maiolicato.
Ambito geografico:
via dell'Eremo 87 - Napoli (NA)