Ritratto di vecchio
RITRATTO MASCHILE
DIPINTO
Tipo:
Opere; DIPINTO; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Van Rijn Rembrandt (1606 - 1669)
Il dipinto, in passato riferito a Jan Lievens o a Gerard Dou, viene oggi concordemente ricondotto a Rembrandt. Tra gli interventi più recenti che hanno preso in esame l'opera, il più esauriente è sicuramente quello contenuto in: A Corpus of Rembrandt Paintings, vol. I, 1625-1631, L'Aja - Boston - Londra 1982, pp. 202-207, n. A. 17. In esso viene infatti fornita una dettagliata scheda tecnica della tavola e vengono ritenute degne di fede la firma e la data che vi compaiono. Il dipinto viene indicato con il titolo "Un uomo anziano addormentato vicino al fuoco, forse raffigurante l'Accidia". Gli autori del contributo riportano le precedenti interpretazioni che vennero fornite della scena: se il Bauch, nel 1933 la riteneva una raffigurazione di Tobia addormentato, Tümpel nel 1971 la considerava addirittura uno studio per un dipinto di Tobia ed Anna in un interno. L'intervento del 1982 esclude categoricamente la possibilità di pensare ad uno studio e propone di considerare l'opera una rappresentazione simbolica del vizio dell'Accidia. Vengono poi indicati i dati in nostro possesso relativi agli spostamenti subiti nel corso dei secoli dalla tavola che è stata identificata in un dipinto descritto nel testamento del 1641 di Jacques de Gheyn III ed in tal sede definito: "un uomo anziano addormentato vicino al fuoco, con una mano sul petto, fatto da Rembrandt". Mi risulta che l'opera sia stata esaminata anche in: G. SCHWARTZ, Rembrandt, zijn leven, zijn schilderijen, Maarsen 1984, p. 92, n. 84 ed in C. TÜMPEL, Rembrandt, Amsterdam 1986, p. 50, n. 119. Purtroppo non sono ancora riuscita a reperire i due testi in questione a Torino. Il dipinto viene velocemente citato come "Uomo anziano seduto vicino al fuoco" in Rembrandt a genius and his impact, catalogo della mostra di Melbourne e Sidney (dove peraltro non venne esposto), Zwolle 1997, p. 46. Nel corso della mostra di Kassel ed Amsterdam è stato denominato "Uomo anziano addormentato (Accidia?)" riprendendo dunque dubitativamente l'interpretazione del 1982. Nel corso di tale mostra si è ipotizzato inoltre che l'opera potesse essere stata commissionata da Constantin Huygens a Rembrandt con lo scopo di fornire un'esortazione scherzosa all'amico Jacques de Gheyn III, facoltoso amante d'arte del quale Huygens criticava proprio la propensione all'ozio a cui si abbandona il protagonista della scena. Si veda in proposito: E. VAN DE WETERING e B. SCHNACKENBURG (a cura di), The mistery of the young Rembrandt, catalogo della mostra di Kassel e Amsterdam, 2001-2002, pp. 30-31, n. 31 p. 218. Nessuno dei più recenti contributi ha messo comunque in discussione la data, l'attribuzione o l'originaria provenienza del dipinto. L'ultimo intervento in materia è quello dell'esposizione di Francoforte: Rembrandt Rembrandt, catalogo della mostra di Francoforte sul Meno e Kioto, 2003, n. 5 pp. 48-51. In esso vengono sostanzialmente confermate tutte le acquisizioni proposte in precedenza. L'opera è stata però esposta come "Uomo addormentato vicino al fuoco", dal momento che l'ipotesi relativa all'Accidia viene messa in dubbio e l'idea del committenza da parte di Huygens come una sorta di presa in giro del vizio dell'amico de Gheyn viene considerata poco fondata. Essa era stata invece entusiasticamente accolta in Rembrandt. Dipinti, incisioni e riflessi sul 600 e 700 italiano, catalogo della mostra di Roma e Amsterdam, Milano 2002, n. 1D (da cui non era emersa nessuna novità).||||||Jacques de Gheyn III (Amsterdam o Leida 1596 ca. - Utrecht 1641) fu disegnatore, incisore e pittore come il padre Jacques de Gheyn II. Lavorò all'Aja e successivamente ad Utrecht dove divenne canonico della chiesa di Santa Maria. La sua opera è spesso indistinguibile da quella del padre la cui produzione fu comunque qualitativamente a lui superiore. La sua tecnica incisoria si basava proprio su quella del genitore e di Goltzius, ma il trattamento "tenebroso" della luce lo ricollega ad Adam Elsheimer ed al suo seguace Hendrik Gandt che fu attivo ad Utrecht dal 1611. de Ghein III fu amico di Constantin Huygens con il quale compì un viaggio in Inghilterra nel 1618. Fu inoltre collezionista: possedeva lavori di Rembrandt che dipinse tra l'altro un suo ritratto nel 1632 (oggi a Londra, Dulwich Picture Gallery). ||||Constantin Huygens (L'Aja 1596 - 28 marzo 1687) proveniva da una famiglia di scrittori e cortigiani. Fu committente e collezionista e fu segretario di Federico Enrico di Orange Nassau e di Guglielmo II del quale fu anche consulente in materia d'arte. Nel 1629 cominciò la sua autobiografia dalla quale si ricavano numerose notizie in merito ai pittori del tempo. La sua collezione includeva opere di artisti quali Thomas de Geyser, Jan Lievens, Adriaen Hanneman, Michiel van Mierevelt, Pieter Saenredam e Gerrit van Hontorst. Fu ammiratore entusiasta della pittura di Rembrandt sulla cui opera troviamo un entusiastico giudizio all'interno di un suo manoscritto conservato presso la Koninklijk Bibliotheek dell'Aja.
Soggetto:
RITRATTO MASCHILE
Estensione:
altezza: cm 52; larghezza: cm 41
Materia e tecnica:
OLIO SU TAVOLA
Data di creazione:
1629 - 1629, sec. XVII, secondo quarto; 1629
Ambito geografico:
Palazzo dell'Accademia delle Scienze, Via Accademia delle Scienze, 6, Torino (TO),inv. 41 (1952)
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Immagini di anteprima
anteprima dell'immagine 1 [Error: "Url disabled."]
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 01-00217069
È incluso da: Vedi la risorsa contenente
Fonte dati
Identificatore: work_27979
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio