Il Martirio delle Sante Rufina e Seconda o Quadro delle tre mani
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Pittura
Autore:
Crespi Giovan Battista detto Cerano
L'opera fu commissionata da Scipione Toso, patrizio milanese, cavaliere commendatario di Santo Stefano, collezionista di medaglie monete e dipinti, particolarmente vicino al cardinale Cesare Monti. La prima citazione del quadro è nelle 'Mediolanenses Antiquitates' dell'erudito e letterato Giovanni Antonio Castiglioni, (1625, pp. 219-220); il committente è ricordato anche da Girolamo Borsieri nel 'Supplimento alla Nobiltà di Milano' (1619) di Paolo Morigia, ove si sottolinea l'interesse di un gruppo di collezionisti per la pittura moderna "di Procaccini, del Cerano, del Morazzone". Scipione Toso morì di peste nel 1631, data che coincide orientativamente con la dispersione della sua collezione, come è stato confermato da F. Cavalieri (in 'Dipinti lombardi del Seicento. Collezione Koelliker a cura di F. Frangi e A. Morandotti, Milano - Torino 2004, p. 40). Nel 1636 Pasta menzione il dipinto come "quadro delle tre mani" nella collezione del cardinale Cesare Monti, distinguendo le parti dipinte da ciascun pittore: al Cerano sono attribuiti Santa Seconda decapitata, il cavalire a sinistra e il cane. Di mano di Morazzone sono la figura - al centro - del carnefice, il soldato nell'ombra e l'angelo in volo recante la palma del martirio; infine al Procaccini si devono le figure di Santa Rufina inginocchiata e l'angelo che la conforta. Questa divisione degli interventi dei tre maggiori pittori lombardi degli inizi del XVII secolo sembra mirata a far esibire i singoli nelle loro diverse specialità: Cerano nei ritratti macabri e di animali; Morazzone nella pittura di battaglie, con il guerriero e il paggetto; Procaccini, infine, nell'intonazione patetica delle figure. A partire dall'inventario Monti del 1638, la tela figura nelle raccolte Arcivescovili di Milano, a cui risulta legata con la 'Donatio' del 1650; nel 1896 fu scambiata con alcuni dipinti della Pinacoteca di Brera. La collocazione cronologica del dipinto, che oscilla fra il secondo decennio del Seicento ed una data lievemente avanzata, è stata anticipata da Jacopo Stoppa al 1617 - 1618, sulla base di una verifica cronologica e stilistica con opere sicuramente databili dei tre divesri autori (J. Stoppa, Il Morazzone, Milano 2003, pp. 242- 243).
Soggetto:
martirio di Santa Rufina e Santa Seconda
Estensione:
altezza: cm 192; larghezza: cm 192
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Data di creazione:
1620 ca. - 1624 ca.; sec. XVII, primo quarto; 1620 - 1624
Ambito geografico:
Pinacoteca di Brera Collezione Monti, via Brera, 28 - Milano (MI), Italia - proprietà Stato: Pinacoteca di Brera
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Immagini di anteprima
anteprima dell'immagine 1 [Error: "Url disabled."]
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0300158485
È incluso da: Vedi la risorsa contenente
Fonte dati
MuseiD-Italia / Collezione pittura dal XIV al XVII secolo - collezione
Identificatore: work_28778
Diritti
Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio