Armilla
Tipo:
Opere; Armilla; Oggetto fisico
Categoria:
Reperti archeologici
Verghetta a sezione quadrangolare, forma a spirale di due avvolgimenti
Le armille a spirale sono molto diffuse in Italia centro-meridionale, dal Piceno alla Calabria sin dalla prima età del Ferro (cfr. G.Colucci Pescatori, Cairano (Avellino) Tombe dell'età del ferro in NSc, 1971 p. 535 con relativa bibliografia). più antichi documentati in Molise sono appunto i bracciali a spirale, che nelle sepolture di Termoli e di Larino si trovano indossati all'avambraccio ma più comunemente al braccio, al di sopra del gomito, così come si trovano raffigurati dipinti nelle statue arcaiche dell'Abruzzo; l'adattamento al braccio negli esemplari con numerosi giri (talvolta arrivano fino a trenta avvolgimenti, con uno sviluppo in altezza di venti centimetri) era assicurato aumentando progressivamente il diametro del bracciale. Sembra anche che il crescente numero degli avvolgimenti sia proporzionato al ruolo della defunta nell'ambito della collettività, unitamente all'abbinamento con pendagli e collane e, soprattutto, con l'anellone da sospensione. In qualche caso i bracciali, di verghetta di bronzo a sezione ovale, sono due, indossati dalla defunta ad entrambe le braccia al di sopra del gomito (tomba 69 di Termoli). o stesso tipo sono i braccialetti dei bambini, di solito due, ad entrambi i polsi, ma persino tre infilati nello stesso braccio; nelle sepolture degli infanti, dei quali è difficile distinguere il sesso - ma è presumibile che questo non fosse un elemento di discriminazione ai fini della scelta degli ornamenti - , gli avvolgimenti sono più numerosi e non è da escludere per essi anche un significato collegato all'età. I braccialetti dei bambini, documentati nella fascia costiera ma anche all'interno (Casacalenda) sono generalmente a spirali di numerosi avvolgimenti, di filo di bronzo, con capi semplicemente decorati da trattini trasversali, oppure di fettuccia; in un caso uno dei due capi della fettuccia si avvolge a ricciolo, attardando un tipo indossato dalle donne adulte - anche in metallo prezioso - nella Prima Età del Ferro e nell'epoca orientalizzante nelle culture etrusca e tirreniche in genere, ma anche nelle zone adriatiche. L'esemplare quì esposto è confrontabile con un esemplare dalla vicina necropoli di Monte Arcano (A.Di Niro, Necropoli arcaiche di Termoli e Larino. Campagne di scavo 1977-78, 1981 tav. 21, T. 5.1). inoltre confronti ad Alfedena (cfr. Parisi-Badoni-Ruggeri-Giove, Alfedena, necropoli di Campo Consolino, 1980 p. 29) e in area laziale con alcuni reperti provenienti da Veio (cfr. Close-Brooks, Veio Quattro Fontanili in Notizie Scavi p. 220).
Estensione:
diametro: cm 3.7
Materia e tecnica:
bronzo fuso in matrice e ribattuto
Ambito geografico:
Museo Sannitico, Mazzarotta, Campobasso (CB), Molise - Italia, inv. 35440 (1999)
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Riferimenti
È riferito da: Scheda ICCD RA: 14-00068223
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Fonte dati
MuseiD-Italia / Collezione Campobasso
Identificatore: work_34110
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato, Ministero Attività Beni Culturali
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