Tipo:
Opere; elmo; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
La forma di questo elmo è evidentemente europea e non giapponese. In particolare essa ricorda quella nota in italiano come zuccotto, in voga fin dal XV secolo. I giapponesi conobbero questo tipo di elmo tra la metà del XVI e l'inizio del XVII secolo, allorché gli europei raggiunsero per la prima volta l'arcipelago. Gli stessi armaioli giapponesi cominciarono da subito a realizzare elmi che imitassero quelli europei, e perciò noti come nanban kabuto (letteralmente "elmo dei barbari del sud"). In quello stesso periodo accadde anche che i militari giapponesi usassero originali oggetti europei, magari adattandoli con opportune modifiche al proprio gusto. E' successo, ad esempio, per una nota armatura attualmente conservata nel tempio Kishu Toshogu nella prefettura Wakayama, composta da pezzi di un'armatura italiana della fine del XVI secolo, donata da Tokugawa Ieyasu al suo decimo figlio Yorinobu (1602-1671).
Estensione:
altezza: cm 30; larghezza: cm 34
Materia e tecnica:
ferro
Data di creazione:
1650 ca. - 1799 ca.; secc. XVII/ XVIII; 1650 - 1799
Ambito geografico:
Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco - Raccolte Extraeuropee, Via Savona, 39 - Milano (MI), Italia, inv. G 00916 (1877-) - proprietà Comune di Milano
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Identificatore: work_41136
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