Madonna col Bambino
statua
Tipo:
Opere; statua; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
statua
L'opera, donata dal pittore fiorentino Giuseppe Gagliardi, risulta entrata in Camposanto tra il 1816 ed il 1823-25. Risulta esposta nel corridoio Sud sotto il "Giudizio Universale". Essa fu depositata nel 1895 nel Muse o Civico di Pisa, dove già nel 1902 veniva conservata nella sala 1 su una colonnina al centro dell'ambiente. L'opera veniva esposta nel secondo dopoguerra nel Museo Nazionale di S. Matteo, dove è conservata tuttora. E' s tata presente nel 1992 alla mostra Niveo de Marmore a Sarzana. Lo Schubring (1902, p. 128) la attribuiva a maniera di Andrea Pisano, mentre Luigi Simoneschi (in BELLINI PIETRI 1906, p. 54) più genericamente la considerava opera pisana del XIV secolo. L'opera veniva esposta nel secondo dopoguerra con l'attribuzione a Nicola Pisano, e sotto tal nome elencata dal Caleca (1978). La Kosegarten Middeldorf nel 1978 la pubblicava; essa infatti no n aveva fino allora attirato l'attenzione dei critici di Nicola, tutti in tenti ad illustrate essenzialmente i grandi complessi Pergami, Arca, Fon te di Pisa, Siena, Bologna e Perugia. Lo stato di conservazione è mediocre. Manca la testa del Bambino, e quella della Madonna è vistosamente risaldata. Si tratta di una piccola statua, fatta piuttosto per la visione d al davanti, giacche a tergo si presenta con piani fortemente schiacciati, quasi dovesse aderire ad un fondale: non credo di cadere in un anacronismo suggerendo che si trovasse, se isolata, entro un ciborietto, come e consueto per le coeve immagini in avorio, o facesse parte, come elemento centrale, di un altarolo, polittichino o piccolo dossale. Eseguita in candidissimo marmo, la statuetta (purtroppo ore gravemente mutila) è stata presentata dalla Middeldorf Kosegarten come probabile opera di bottega. Tutto sta ad intendersi sui termini: non voglio assolutamente dire che ci si trovi dinanzi ad un'opera autografa nel senso moderno dell'espressione, ma c erto (e questo intende anche la studiosa) si tratta di un'opera eseguita realizzando con fedeltà idee di Nicola, sotto la sue diretta supervisione, o magari con qualche suo sporadico intervento manuale. Il giustificato riferimento a tempi piuttosto tardi dell'operare di Nicola (ma, per me, tempi prossimi più al pergamo di Siena che alla Fonte Maggiore di Perugia) porta a mio avviso ad una datazione entro il decennio 1268-78; Nicola utilizza un'idea compositiva che si trova, sostanzialmente, nella statuetta del la Madonna posta tra due specchiature del pergamo di Siena, e il passaggi o che si ha è quello tra un tono di severità imponente ed uno, piuttosto, di venusta ornata, un tono più cordiale, che bene si attaglia alla probabile destinazione privata dell'immagine.
Soggetto:
Madonna col Bambino
Estensione:
altezza: cm 47
Materia e tecnica:
marmo
Data di creazione:
sec. XIII; 1250 - 1299
Ambito geografico:
Museo Nazionale di S. Matteo, Museo Nazionale di S. Matteo, Lungarno Mediceo, Pisa (PI), inv.
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Riferimenti
È riferito da: Scheda ICCD OA: 09-00553110
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Fonte dati
MuseiD-Italia / Museo Nazionale di San Matteo
Identificatore: work_57321
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà privata, Opera del Duomo
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