Tipo:
Opere; coppa; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Domes Hans detto Giovanni Domes (/ 1601)
La coppa si ricollega alla produzione dei lapicidi operanti nel Csino di S. Marco, prima del trsferimento della manifattura delle pietre dure nella Galleria degli Uffizi, avvenuto nel 1586. Risale a questo periodo una frenetica produzione di vasi in pietre dure scolpite ed in particolare in lapislazzuli. Gli inventari della Galleria descrivono il vaso in Tribuna fino alla metà del XVIII secolo; dal 1769 è menzionato nella Sala dell'Ermafrodita, e dal 1784 è stato conservato nella Sala delle Gemme fino agli inizi del XX secolo.
Coppa di lapislazzuli in un sol pezzo a forma di conchiglia. La presa è scolpita sul labbro che in questo punto è rovesciato in dentro, ed ha la forma di una testa di pipistrello, le cui ali sono incise sul corpo del vaso. Il bordo del labbro è per il resto tutto smerlato, le centine si interrompono ai lati della testa di pipistrello, terminando con due volute all'interno del vaso. Su di esse si trovano due piccoli serpenti avvolti fusi in oro smaltato di verde. Poggia su di un piedistallo di metallo dorato con pienta rotonda.
Estensione:
altezza: cm 11; larghezza: cm 19; profondita': cm 13
Materia e tecnica:
smalto; lapislazzulo/ intaglio; oro/ fusione/ incisione
Data di creazione:
1582 - 1584, sec. XVI; 1582 - 1584
Ambito geografico:
Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Firenze (FI),inv. Inv. Gemme n. 697 (1921)
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