dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Stassi Niccola; Giarrè Pietro; Franchi Pompeo
La cappella si apre con un unica porta sul chiostro del Capitolo. La decorazione ad affresco simula l'abside di fronte all'ingresso e sfondi con balconate contenuti in pilastri e arcate ne dilatano le reali dimensioni. L'impianto architettonico raffigurato è a padiglione e la volta a vela è trasformata in volta a padiglione. Tutta la decorazione pittorica è in monocromo e chiaro-scuro fino al sommo delle arcate, si arricchisce nella policromia dei pennacchi e della volta. Tutta la parete è rinforzata da un arco di sostegno per le travi del soffitto, sopra la porta una grande cartella con iscrizione e una finestra.
La cappella fu eretta nel sec. XIV e dedicata a S. Gorgonio nel 1476, fu rimaneggiata e ampliata da Niccola Stassi nel 1774 e decorata a fresco da Giarrè tra il 1776 e il 1781. Pompeo Franchi fece il pavimento nel 1780. Manghi A., La Certosa di Pisa, 1911, p.17. Le Memorie danno l'erezione della cappella al 1376 ma è certamente posteriore al 1386 poichè il 23 aprile di quell'anno otto monaci e quattro laici che formavano la famiglia del convento erano convocati "ad capitulum in cella Prioris" poichè detto convento non aveva un Capitolo in cui convenire. Verso la metà del sec. XV (p.48) il Pr. di Calci venne incaricato dal Capitolo generale, di formare una nuova famiglia per la Certosa della Gorgona, da tempo abbandonata e, poiche nessun monaco si sentiva disposto a stabilirsi nell'isola indifesa e pericolosa, Nicolò V,1454, destinava provvisoriamente la rendita del patrimonio Gorgonese, alla Certosa di Calci. Ne fa fede una pergamena mutila con il nome del Pr. Laurentius Cristofori, che resse la Certosa dal 1457 al 1458. In quell'anno, scaduto il primo decennio di usufrutto dei beni gorgonesi, il Papa Callisto III riconfermò il beneficio per altri dieci anni finchè Sisto V, considerando la difficoltà di ricostruire la Certosa della Gorgona e avendo notizia che il ricordo di quella casa era perpetuato nella compiuta cappella di S. Gorgonio , sciolse con decreto del 1476, l'obbligo della scadenza patrimoniale. La cappella di S. Gorgonio, anche Capitolo della Certosa, si apre sul piccolo chiostro a destra della chiesa. Nel settembre del 1774 (pp.169-173.), sotto la direzione di Niccola Stassi, la cappella fu ampliata e modificata, era in carica il Pr. Alfonso Maggi. Annotazioni del Maggi ricordano che per guadagnare spazio si cominciò a dar sesto ai banchi in modo che i sedili accostassero meglio ai muri dai quali erano discosti per i pilastri della originaria struttura che si allungavano fin sulla volta. Questa fu rifatta più bassa e "alla moderna" cioè a vela come la vediamo oggi. Il finestrone sopra l'altare fu chiuso per eliminare un elemento di disturbo alla simentria del grande chiostro e, ne fu aperto un'altro sopra la porta e sulla stessa parete fu costruito un'arco per meglio sorreggere il peso del tetto; infine furono preparate le pareti che dovevano essere dipinte dal Giarrè.
Estensione:
altezza: cm 900; larghezza: cm 700; profondita': cm 650
Materia e tecnica:
intonaco/ pittura a fresco
Data di creazione:
sec. XVIII; 1750 - 1799
Ambito geografico:
Museo Nazionale della Certosa di Calci, Certosa Monumentale, Calci (PI) - Cappella del Capitolo già di S. Gorgonio, inv.
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È riferito da: Scheda ICCD OA: 09-00056649
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Fonte dati
MuseiD-Italia / Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci
Identificatore: work_66524
Diritti
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