Sahara, 12
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Pittura
Autore:
"Ho voluto mettere il piede nel quadro - allora ci sono salito sopra, ho sparso della terra attorno al mio piede, e in quella terra ho inserito poi un bianco villaggio arabo, tutto attorno al piede. E dalla cima del villaggio emerse un minareto". Questo passo, da una lettera del 23 aprile 1955, descrive con molta precisione la genesi dell'opera. La bizzarra impronta del piede dell'artista non sarebbe stata stampata insomma a dipinto concluso - con un gesto che avrebbe ricordato la macchia di inchiostro nero di "New York City (Explosion)" - ma soltanto sul fondo ocra raffigurante la distesa di sabbia: attorno a questo segno sarebbe poi stata costruita la grande forma centrale biancastra, tutta incisa nella pasta molto rilevata, a rappresentare la veduta aerea dell'oasi di Ghardaia. Il gesto pare proprio scaturire dal radicale ribaltamento del punto di vista che avrebbe in qualche modo suggerito all'artista di disporre orizzontalmente la tela trasformandola in superficie da calpestare.
Soggetto:
paesaggio
Paesaggio desertico
Estensione:
altezza: cm 129; larghezza: cm 144
Materia e tecnica:
olio/ sabbia su masonite
Data di creazione:
1955 post; sec. XX; 1955
Ambito geografico:
The William G. Congdon Foundation, Viale Lombardia, 10 - Buccinasco (MI), Italia, inv. 154.00 (1989) - proprietà privata
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Immagini di anteprima
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0300654392
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Fonte dati
MuseiD-Italia / The William G. Congdon Foundation - fondo
Identificatore: work_82622
Diritti
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