Crocefisso, 165
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Pittura
Autore:
"Crocefisso, 165" testimonia della progressiva consumazione delle sembianze umane del Crocefisso perseguita da Congdon: «Dipingo "il corpo: testa-torace-gambe" come una sola massa scura di morte, ma interiormente luminosa, dell'alba della nuova vita. Le braccia spariscono [...], hanno la funzione descrittiva di definire la Croce, ma sono esterne all'intima sofferenza di Gesù; e così anche i piedi. Non elimino le gambe perché "homo erectus" senza le gambe non "sta"». In effetti, la figura del Crocefisso si riduce a una lunga e sottile barra verticale, proprio al centro del dipinto, totalmente isolata contro un fondo color bronzo, sul quale sembra essere sbalzata mediante un contorno che la assimila a una grande cicatrice: il corpo stesso, dunque, viene a identificarsi con la propria piaga. Tuttavia, la testa, abbassata sotto la linea delle spalle e quasi in procinto di staccarsi dal corpo, ha una forma accostabile a un seme e pertanto il corpo può essere associato a un solco.
Soggetto:
sacro
Cristo crocifisso
Estensione:
altezza: cm 77; larghezza: cm 72
Materia e tecnica:
olio su pannello
Data di creazione:
1977 post; sec. XX; 1977
Ambito geografico:
The William G. Congdon Foundation, Viale Lombardia, 10 - Buccinasco (MI), Italia, inv. 473.00 (1989) - proprietà privata
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Fonte dati
MuseiD-Italia / The William G. Congdon Foundation - fondo
Identificatore: work_82717
Diritti
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