abaco
Tipo:
Opere; abaco; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
De Logu (1969) assegna il pezzo al terzo decennio del XII secolo, scorgendovi legami con l'ambiente campano. Moretti lo riferisce dapprima (s.d.) alla maestranza di Gualterius, per retrodatarlo successivamente (1972) all'XI. Pur se accettabile appare la collocazione nella prima metà del dodicesimo secolo, c'è da considerare come il rilievo, nell'ingenua rozzezza che lo caratterizza, si distacchi dal fare più aggiornato di Gualterius, e si definisca come prodotto assolutamente locale. Si aggiunge infine che il soggetto di Giona vomitato dalla balena era diffusissimo in ambito campano per la decorazione dei parapetti delle scale dei pulpiti (cfr. Sheppard, 1950).
Il rilievo, ricomposto da due frammenti, raffigura un grosso pesce (la balena di Giona?) e una vistosa rosetta.
Soggetto:
balena
Estensione:
altezza: mm. 360; larghezza: mm. 560; profondita': mm. 150
Materia e tecnica:
pietra calcarea
Data di creazione:
1140 - 1160, XII; 1140 - 1160
Ambito geografico:
Famiglia Piccolomini, L'Aquila (AQ) - I sala
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 13-00020001
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Fonte dati
MuseiD-Italia / Arte sacra al Museo di Celano
Identificatore: work_86583
Diritti
Diritti: SBAAAS AQ
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio