U carusu
Raffigurazione di un giovane minatore
Scultura
Tipo:
Opere; Scultura; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Un giovane operaio della miniera seduto sulla nuda roccia con la pala da scavatore
I giovani operai delle miniere di zolfo siciliane poco più che bambini, erano chiamati carusi. Il lavoro delle zolfatare disumano e pericoloso, in un ambiente malsano nelle viscere profonde della terra venne denunciato dalle indagini sulle condizioni del meridione dâItalia e narrato dagli scrittori veristi. Anche nelle arti figurative si avverte lâesigenza di rappresentare la sofferenza e lâingiustizia. Antonio Ugo trasse ispirazione dallâattualità per alcune sue opere, esprimendo un forte senso realistico, tra cui il ciclo letterario del verismo di Verga, inaugurato proprio con una storia ambientata in miniera, Rosso Malpelo pubblicata nel 1880.
Soggetto:
Raffigurazione di un giovane minatore
Il giovane minatore è rappresentato seduto, quasi accasciato, stremato dalla fatica. La scritta a incisione sulla sua mano sinistra della parola "Vinti" esprime lâintento dellâartista di legare la sua opera al ciclo letterario del verismo di Verga.
Estensione:
altezza: cm 77; larghezza: cm 70
Materia e tecnica:
Gesso/modellatura
Data di creazione:
Sec. XIX; 1895
Ambito geografico:
La poetica del "vero" nei temi letterari e nelle scene di genere, Galleria d'Arte Moderna Empedocle Restivo, Via Sant'Anna, 21, Palermo (PA), Sicilia - Primo piano sala IX, inv. 850
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Riferimenti
È riferito da: Scheda OA: 19-00349904
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Fonte dati
MuseiD-Italia / Collezione storico artistica d'Arte Moderna
Identificatore: work_89692
Diritti
Detentore dei diritti: Proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Palermo
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