Santuario di Ercole Curino (santuario, strutture per il culto)
Tipo:
santuario; image
Categoria:
Aree archeologiche
Il complesso costruito lungo lo scosceso declivio del monte Morrone si affaccia sul territorio peligno. Partendo dall'alto è la terrazza superiore, realizzata sfruttando un terrazzamento del pendio naturale, sostenuta da un muro in opera poligonale e rivolta verso meridione dove si trova la gradinata di accesso collegata alla via sacra a sud. Il terrazzamento risulta racchiuso da un muro di pietre sbozzate, ascrivibile ad una fase successiva, quando il piano di accesso al santuario venne raccordato con il livello del tempio, di cui oggi resta solo il sacello anteriore, per mezzo di una gradinata. Nel tratto sud della terrazza superiore è la scalea monumentale le cui due file di gradini, con orientamento rispettivamente ovest ed est, risultano interrotte da un ampio piazzale lastricato. Il muro in opera poligonale funge da parete di fondo di un portico colonnato realizzato nell'ampia spianata sottostante la terrazza superiore, portico di cui restano tracce consistenti e il cui stilobate era stato costruito in posizione rialzata rispetto al piazzale tramite due file di blocchi di pietra. Il piazzale d'ingresso risulta esteso verso occidente con l’ausilio di grandi sostruzioni in opera cementizia. I lati nord e sud dello spazio centrale erano in origine porticati e occupati da ambienti, forse di servizio, che hanno restituito frammenti dell'originaria decorazione parietale. Sempre negli ambienti posti alle estremità nord e sud di questa seconda terrazza sono le gradinate di comunicazione tra il piazzale e una zona sottostante lungo cui si allineano 14 locali. Si tratta di ambienti coperti con delle volte a botte, in gran parte perdute, deputati, probabilmente a funzioni di servizio. Oltre al più antico accesso da sud se ne segnala un secondo, posto a nord, in connessione con una diversa strada di collegamento con la valle. La scalinata monumentale funge da diaframma tra l’area più sacra posta sulla sommità del complesso e gli altri spazi del santuario appena descritti. Alla base della rampa è un donarium per le offerte, mentre in cima ad essa una fontana per la purificazione e il tempietto a cella unica, che doveva essere l’anticamera della cella vera e propria purtroppo perduta, davanti all'ingresso del quale si trovava l'altare (h 0.89, base 0.50x0.484 m), rivestito con lastre di bronzo ed ornato da bucrani, ghirlande e cornucopie offerto ad Ercole da C. Septimius Popilianus. Il sacello presenta le pareti affrescate a pannelli policromi imitanti partizioni marmoree in una forma che ricalca in modo semplificato il primo stile pompeiano. Il pavimento è in opus tessellatum con soglia e motivo centrale fitomorfo, stilizzato, in bianco e nero, contornato da quattro fasce esterne, anch’esse in bianco e nero ma con bordure rosse di tre file di tessere l’una in cui si alternano differenti partizioni decorative. L’interno di questo ambiente ha restituito i doni offerti ad Ercole che originariamente dovevano essere posti su basi e su colonnine di pietra. All’esterno del sacello, lungo la parete orientale, si sono trovati nel crollo degli intonaci, i frammenti di iscrizioni graffite dai fedeli che attestano la devozione dei soldati e dei commercianti e accennano alle caratteristiche misteriche della ritualità e del culto di Ercole
Lingua:
it
Soggetto:
strutture per il culto
Formato:
m, varie: lunghezza terrazza inferiore 71
Data:
IV a.C.-II d.C.; 400 a.C. post - 200 d.C. ante
Copertura:
Abruzzo (AQ) - Sulmona
Ambito geografico:
- Sulmona (AQ), Abruzzo - Italia
Fonte:
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Riferimenti
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Fonte dati
Identificatore: 13 00301007
Citazione bibliografica: bibliografia specifica: Salcuni Andrea, 2012; bibliografia specifica: Lapenna Sanadra - FFaustoferri Amalia– Kane Susan – Ruggeri Maria – Tuteri Rosanna, 2012; bibliografia specifica: Tuteri Rosanna, 2010; bibliografia specifica: Tuteri Rosanna, 1998; bibliografia specifica: Tuteri Rosanna, 1996; bibliografia specifica: La Torre Gioacchino Francesco, 1989; bibliografia specifica: Coarelli Filippo - La Regina Adriano, 1993; bibliografia specifica: Guarducci Margherita, 1981
Diritti
Diritti: proprietà Stato
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