Adelaide Bernardini (positivo)
Tipo:
positivo /; image
Categoria:
Fotografie
Autore:
Martinez, Luigi, Martinez, Luigi
Lingua:
it
Soggetto:
Adelaide Bernardini, il soggetto ritratto nella fotografia oggetto di catalogazione, in assenza di indicazioni scritte, per confronto con altre immagini e data dello scatto viene identificato con Adelaide Bernardini Capuana, poetessa e scrittrice, moglie di Luigi Capuana. Avvalora l'attribuzione anche il fatto che lo scatto viene eseguito nello studio fotografico di Luigi Martinez, molto in voga agli inizi del 1900 e frequentato anche dal Capuana e dal Verga. Lo stesso Martinez ha eseguito altri scatti che ritraggono Adelaide Bernardini. Scrittrice Narnese dalla vita avventurosa, che conosce i grandi maestri della letteratura del suo tempo, da Verga a Pirandello, passando per Gabriele D’Annunzio e Capuana. Adelaide a circa 21 anni si trasferisce a Smirne in Turchia al seguito del console Conte Carlo Mancinelli nominato il 5 Luglio 1893, per fare da istitutrice ai figli del Console. Sappiamo poi che la giovane Adelaide torna a Roma ad Agosto 1895 dove tenterà il suicidio per una delusione amorosa. Ma fortunatamente si salverà ed il fatto riportato nei giornali dell’epoca, determinerà l’incontro con Luigi Capuana, che cambierà la sua vita, permettendole di conoscere a Roma i più grandi letterati Veristi dell’epoca . Adelaide e Capuna Resteranno a Roma fino al 1902 dopo di che si trasferiranno in Sicilia. Nel 1908 la giovane sposa Capuana
Formato:
BN; larghezzaxlunghezza; larghezzaxlunghezza; mm; mm
Materia e tecnica:
supporto primario carta albumina Da un'attenta osservazione delle caratteristiche della fotografia oggetto di catalogazione e dalla datazione della fotografia si deduce che si tratti con buona approssimazione di una stampa all'albumina. La superficie della foto infatti risulta lucida, l'immagine è sbiadita in particolare nei toni chiari e la carta su cui è stampata è molto sottile. La carta albuminata è una invenzione del 1850 e si deve a Louis Désiré Blanquart-Evrard. Essa sostituirà il precedente uso di carte salate per la stampa di positivi. Si utilizza il solo albume dell’uovo addizionato al cloruro di sodio (sale da cucina) e montato a neve. Questa operazione permette di separare l’albumina dalle altre proteine dell’uovo. Il liquido è filtrato e versato in larghe bacinelle su cui è poggiato delicatamente il foglio prestando attenzione che solo un lato s’impregni. I fogli una volta asciutti sono controllati, tagliati nei vari formati e messi in commercio. Prima di adoperarli per stampare, il fotografo mette a contatto il lato albuminato con una soluzione di nitrato d’argento e solo a questo punto la carta diventa sensibile alla luce. Le stampe sono poi virate all’oro, che permette di ottenere delle tonalità tra il bruno, il rosso e il porpora. Inoltre, la presenza di albumina rende lucida la stampa finale, ma nel tempo ne provoca l’ingiallimento. La carta impiegata era molto pura, compatta e sottile, talmente sottile che tendeva ad arrotolarsi, per questo veniva fissata su cartoncini. Rimarrà in uso fino agli anni Venti del Novecento con varie migliorie
Data:
inizio XX; 1907 - 1907
Copertura:
Sicilia (CT) - Catania
Ambito geografico:
Biblioteca del Verismo - Fondo Luigi Capuana, Via Sant'Anna, 8 - Catania (CT), Sicilia - Italia
Fonte:

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Immagini di anteprima
Riferimenti
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Fonte dati
Identificatore: 19 00382195
Citazione bibliografica: bibliografia di confronto: I. Zannier, Storia e tecnica della fotografia , Bari, Laterza, 1982; bibliografia di confronto: Lorenzo Scaramella, Fotografia : storia e riconoscimento dei procedimenti fotografici, Roma, De Luca 1999
Diritti
Diritti: proprietà Ente pubblico territoriale
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