Oppido Lucano (insediamento)
Tipo:
insediamento; image
Categoria:
Aree archeologiche
Noto agli studiosi per il rinvenimento, nel 1793, del grande frammento bronzeo della Tabula Bantina, è stato oggetto di regolari campagne di scavo tra gli anni 1967 e 1970 e negli anni 1979-80, 1986-88. Il sito è stato identificato da H. Philipp con l’opinum degli Itineraria. Sulla collina immediatamente a NO del centro abitato (Montrone) sono stati riportati alla luce resti di cinque capanne circolari, del diametro di circa 3 m, con focolare al centro, databili tra l'VIII e il VI sec. a.C., una casa del VI-V sec. a.C. e muri di un ampio abitato databile tra la seconda metà del IV e gli inizi del III sec. a.C. Sono stati messi in luce anche i resti di due fornaci circolari, databili allo stesso periodo delle case. In una di esse si rinvennero scarti appartenenti a tegole e coppi. Sul fianco SO della collina è stato in parte individuato il tracciato della cinta difensiva ad aggere. Nella stessa zona (Montrone) sono state rinvenute più di settanta tombe di adulti e di bambini, databili tra la fine del VII e la prima metà del IV sec. a.C. Le tombe degli adulti sono a fossa, con il cadavere adagiato su un fianco, in posizione contratta. Il corredo è posto lungo il fianco del cadavere, ma il vaso più grande (cratere, dìnos) è collocato ai piedi. I corredi maschili, oltre ai vasi, comprendevano anche armi (spada, punta di lancia e di giavellotto, coltello); quelli femminili anche gioielli (collana d'ambra). Fra le tombe particolarmente ricche una, femminile, conteneva armille, fibule, anelli di bronzo, pendenti in ambra e avorio; un'altra, maschile, un elmo bronzeo di tipo corinzio e diverse armi. Le tombe dei bambini sono a enchytrismòs, con il corpo dentro un pithos, a volte chiuso da un grande piatto. Molte tombe furono rinvenute sconvolte e depredate, sicuramente dai costruttori delle case del IV-III sec. a.C., insediatisi nella zona prima adibita a necropoli. Nel vano di una casa si rinvennero: settantasei monete d'argento di zecche greche della Magna Grecia e un didramma romano-campano; parte di una collana d'oro; una fibula d'argento ad arco e bottone terminale rialzato con ago mobile; due anelli d'argento, uno dei quali con la rappresentazione di Nike e la parte anteriore di due cavalli araldicamente disposti. Sempre nel vano di una casa si rinvennero due placchette fittili con iscrizioni greche riferentisi al mondo della medicina. Abbondantissima è la ceramica rinvenuta, sia nelle tombe che nelle case: dai prodotti più antichi d'impasto, alla ceramica sub-geometrica, daunia e peucezia, ceramica a vernice nera e del tipo di Gnathia. Notevole è la presenza di un tipo locale, sub-geometrico enotrio, databile entro la prima metà del VI sec. a.C.; sono presenti anche anfore di tipo punico. Si rinvennero inoltre statuette fittili, una bella testa maschile policroma, antefisse, matrici per antefisse e per statuette. Nel 1968 fu rinvenuto fortuitamente un secondo frammento della Tabula Bantina. Nel 1986 è stata ripresa l'attività sul Montrone, con l'apertura di numerose trincee e il rinvenimento di resti di altre abitazioni (una casa rettangolare forse del VI sec. a.C.) e di numerose tombe, tra le quali alcune del IV sec. con ceramica apula e lucana a figure rosse. Nel 1988 nella stessa zona sono state scoperte altre tombe, tra cui la n. 184 con diadema in argento dorato, cinturone, coppia di alari. A S e a E del paese, nella piana, nel corso del I e del II sec. d.C. furono costruite ville romane. Notevole è quella nella zona della masseria Pignatari-Ciccotti, che insiste su una cisterna con contrafforti. Si tratta di un complesso residenziale in cui spicca un lungo corridoio con pavimento a mosaico e decorazione parietale a crustae marmoree. Sono visibili resti dell'acquedotto e sono stati rinvenuti ambienti con pithoi interrati e alcuni capitelli. Di grande estensione è la villa in località S. Cillio, con cisterna e strutture murarie di alcuni corpi di fabbrica conservate per notevole altezza. Al Museo di Potenza sono esposti inoltre un'ascia-scalpello ben levigata, di periodo neolitico, oggetti dell'età del Bronzo e del Ferro, che testimoniano la frequentazione dell'area già in epoca pre e protostorica
Lingua:
it
Soggetto:
insediamento
Data:
PERIODIZZAZIONI/ ARCHI DI PERIODI/ Neolitico-Età romana imperiale
Copertura:
Basilicata (PZ) - Oppido Lucano
Ambito geografico:
- Oppido Lucano (PZ), Basilicata - Italia
Fonte:
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