La messa dei morti e il lupo mannaro
Tipo:
Documenti sonori; Testimonianze; Registrazione sonora non musicale; Suono
Categoria:
Dialetti
Autore:
Curatore: Cappelli Piero, Curatore: Nuzzaco Francesco, Curatrice: Nuzzaco Clelia
Performer:
Narratore: Paciolla Pietro
L'audio fa parte del Fondo Cappelli-Nuzzaco, un'ampia antologia di registrazioni sonore raccolte tra il 1984 e il 1999 dagli studiosi Piero Cappelli, Clelia e Francesco Nuzzaco. Si tratta di una serie cospicua di rilevazioni sul campo nate dal desiderio di raccogliere e lasciare traccia delle tradizioni popolari locali e della narrativa popolare orale di Cassano delle Murge, fatta di fiabe, novelle, favole di animali, filastrocche, leggende, canti, stornelli, preghiere della devozione popolare e storie di vita. Il narratore di questa storia è Pietro Paciolla (1897-1990), intervistato tra l'ottobre 1984 e il dicembre 1989 in 13 sessioni, prevalentemente nella sua abitazione, in un contesto quindi familiare e confidenziale. Sollecitato dall'intervistatore, Paciolla con questa storia ricorda come un tempo la "messa dei morti" (il 2 novembre) fosse un rito per tutto il paese, i cui abitanti, invocando Cristo contro le miserie della povertà, "erano più credenti". "Non stavano soldi" a Cassano prima, e la proprietà all'epoca era in mano a pochi signori. Ricorda ancora dell'onorevole Luciani che vendette tutta la sua proprietà "per comandare", perché - spiega Paciolla - all'epoca "andavano al potere senza soldi, senza pagamento, per onore". La messa dei morti coincideva con la semina e per gli agricoltori era una giornata importante. Racconta Paciolla che la sera del 2 novembre una donna, al suono della campana, si recò alla messa ma una volta arrivata non trovò nessuno, ma udì delle voci come "uno stormo di uccelli": secondo la storia popolare erano i morti che gridavano "Questa non è la messa vostra, questa è la messa nostra!". Vero o no, a quei tempi ai bambini si diceva che di notte al buio camminava il "lupomine" (lupo mannaro) e - Paciolla ricorda - soprattutto durante la guerra le vie erano sempre oscure ("l'oscurità è brutta"), anche perché il petrolio veniva rubato dalle lampade su strada. Persino Paciolla ricorda un episodio in cui, una sera d'inverno, da solo attraversava una strada buia e sentiva dietro di lui una figura che ululava e lo raggiungeva. La paura cresceva, fin quando scoprì che era il calzolaio che abitava nella via e che soffriva di una forte asma!
Soggetto:
Racconti popolari
Folclore
Fonti orali
Formato:
mp3
Estensione:
00:15:53
Data di creazione:
1989-03-04; 1989
Ambito geografico:
Museo del Territorio di Cassano e dell'Alta Murgia, via Maggior Turitto, 3 - 70020, Cassano delle Murge (BA), Puglia - Italia

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Riferimenti
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Fonte dati
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Identificatore: Puglia_Digital_Library_3294
Diritti
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