Bastione della Neviera
costruzione originaria, restauro
costruzione
progetto
inizio lavori
demolizione
costruzione originaria
Tipo:
image; bastione
Tipo di scheda: Architettura
Categoria:
Mura/Fortificazioni
Autore:
intero bene:Il 29 dicembre1620, Cristoforo Monaldi da Pesaro e Cesare Angelico da Matelica si impegnarono a restaurare il baluardo.
intero bene:Giacomo Gottarelli di Ancona e il piemontese Nicola Baretti, entrambi residenti a Loreto, con contratto del 9 settembre 1623 si impegnarono a ricostruire il baluardo in muratura dopo aver abbattuto quello preesistente.
intero bene:All`inizio del XVII sec., non potendosi realizzare il piano sistino che prevedeva l'ampliamento della città con una nuova cinta muraria, si decise di restaurare le antiche cortine leonine (1518-1520) fortificandole nei due lati più lunghi con bastioni pentagonali a base scarpata, cordonatura e parapetto. I documenti d'archivio non sono espliciti sul nome del progettista che probabilmente fu Giovanni Branca, architetto della santa Casa di Loreto dal 1614 al 1645.
costruzione originaria:I lavori iniziarono probabilmente nella primavera del 1617. Dai libri contabili della Santa Casa risulta che, nel giugno dello stesso anno, 1628 operai, mandati dalle città, terre e castelli della Marca, già lavoravano ai due bastioni del lato nord. I pagamenti dei lavori furono fatti tramite Giovanni Branca, ma la loro esecuzione si deve al romano Giambattista Nasi. L'opera, realizzata con fascine e terra, fu completata probabilmente nel mese di aprile dell'anno successivo.
costruzione originaria:Alla fine del XIX sec. venne costruita, nel terrapieno del baluardo, una neviera per la conservazione degli alimenti. Furono demolite le camere di tiro e chiuse le troniere.
intero bene:Il 29 dicembre 1620, Cristoforo Monaldi da Pesaro e Cesare da Matelica si impegarono a restaurare il baluardo.
Stato di conservazione: pessimo
Data di creazione:
XVII; dopo il null; XIX
Ambito geografico:
Loreto (AN); Via Castelfidardo, 4 A
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di Regione Marche è distribuita con Licenza Diritti riservati.
Oggetti digitali
Riferimenti
È riferito da:
Documentazione fotografica: 12 (SBAA AN 00021895ft10)
pianta a livello della piattaforma, scala 1:100
3 (SBAA AN 00021895ft01)
5 (SBAA AN 00021895ft03)
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11 (SBAA AN 00021895ft09)
4 (SBAA AN 00021895ft02)
9 (SBAA AN 00021895ft07)
8 (SBAA AN 00021895ft06)
È incluso da:
Codice univoco ICCD: 11/00021890
Fonte dati
Regione Marche / Beni Architettonici
Identificatore:
1100021895
Diritti
Diritti: proprietà Ente locale
Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio